Kalle Rovanperä cala il poker trionfando al Rally del Cile, terzultima tappa del Mondiale Rally 2024, ottenendo la sua quarta vittoria stagionale e la quindicesima in una carriera già straordinaria.

Il giovane finlandese ha anche strappato a Ott Tänak il titolo di unico vincitore in Cile. Tänak, alla guida della Hyundai Motorsport, aveva dominato nelle due edizioni precedenti, quelle del 2019 e del 2023, ma quest’anno le Toyota sono risultate inarrestabili. Rovanperä ha preso il comando della gara sabato pomeriggio e non lo ha più lasciato, approfittando anche della sua posizione di partenza vantaggiosa. Il suo attacco strategico ha neutralizzato le speranze di vittoria di Elfyn Evans, ancora una volta troppo cauto nelle fasi decisive.

Nonostante ciò, Evans ha completato una doppietta per Toyota, fondamentale nella lotta per il titolo costruttori, dove Hyundai è in testa con 482 punti, seguita da Toyota con 465. Più distaccata M-Sport, con 265 punti.

Se le prime due posizioni non hanno avuto un impatto diretto sulla corsa al titolo piloti, il terzo posto di Tänak e il quarto del leader del Mondiale, Thierry Neuville, sono stati determinanti. Tänak ha ridotto a 29 punti il distacco dal compagno di squadra, ma con solo due gare rimanenti e 60 punti in palio, a Neuville basterà mantenere 31 punti di vantaggio per conquistare finalmente il suo primo titolo mondiale.

Manca poco a Neuville per coronare il sogno mondiale
Manca poco a Neuville per coronare il sogno mondiale

Nel weekend cileno, Neuville ha affrontato con determinazione le difficoltà del venerdì, penalizzato dalla sua posizione di partenza, e ha messo in atto una rimonta dal sabato che lo ha portato dall’ottavo al quarto posto, mantenuto fino alla Power Stage. Un risultato solido per il belga, che il mese prossimo potrà giocarsi il titolo su una superficie a lui favorevole: l’asfalto.

La top 5 si completa con Adrien Fourmaux, che senza un problema all’alternatore avrebbe potuto lottare per il podio. Penalizzato di un minuto per un ritardo a un Controllo Orario, il francese ha comunque dimostrato ottime performance per tutto il weekend. Ora è uno dei piloti più interessanti in vista della prossima stagione, e M-Sport dovrà fare il possibile per trattenerlo.

Appena fuori dalla top 5 troviamo Sami Pajari, alla sua seconda apparizione con la Toyota GR Yaris Rally1 Hybrid ufficiale. Il finlandese ha alternato ottime prestazioni a momenti più prudenti, ma il suo talento è indiscutibile. Serve ancora tempo, ma le basi sono solide.

Gregoire Munster chiude settimo, in una delle sue prove più convincenti della stagione. Brillante nelle fasi iniziali, ha poi progressivamente perso ritmo tra sabato e domenica, dimostrando che deve ancora maturare per competere a tempo pieno in una Rally1.

Nel frattempo, Hyundai ha dovuto fare i conti con il ritiro di Esapekka Lappi, incapace di trovare il giusto ritmo e vittima di errori che lo hanno portato a fermarsi nell’ultima tappa.

Nonostante la vittoria nella Power Stage e nella Super Sunday, Sébastien Ogier sembra ormai fuori dalla corsa al titolo Piloti. Due incidenti, uno venerdì che gli ha fatto perdere due minuti e un altro sabato che ha danneggiato la sospensione, lo hanno costretto al ritiro, portandolo a 41 punti di distacco da Neuville a due rally dal termine.

Crediti foto: Web

Di Davide Achille

Nato a Voghera il 27 settembre del 1995, sono laureato in Giurisprudenza e appassionato di motori sin da quando ero un bambino. Ho iniziato a scrivere di motorsport e di automotive nell'ormai lontano 2016 e nel 2018 sono approdato alla corte di ItalianWheels.net. Guidatore della domenica per l'ItalianWheels Racing Team, corro anche nei campionati esports tra le file della Matteo Arrigosi Racing.

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