Con una notizia che era già nell’aria da diverso tempo, FIA dà l’addio al il sistema plug-in ibrido nelle vetture Rally1.

Qui puoi trovare un vecchio articolo del 2022 dove introducevo le principali novità regolamentari. (A quanto pare sono durate a malapena due anni).

Alla base di questa decisione vi è principalmente il fattore economico. Con questa manovra i tre team costruttori (Hyundai, Toyota e Ford M-Sport) risparmierebbero sul milione di euro a stagione.

L’introduzione di auto meno complesse e più leggere dovrebbe favorire lo spettacolo e l’ingresso di nuovi marchi.

Le novità introdotte sono diverse. Il peso minimo delle auto sarà ridotto da 1260 kg a 1180 kg, e per garantire lo stesso rapporto peso/potenza la dimensione del limitatore d’aria sarà ridotta da 36 mm a 35 mm.

Crediti: FIA WRC

Come ogni categoria che strizza l’occhio a campionati più sostenibili, per quanto riguarda la responsabilità ambientale, saranno utilizzati bio carburanti al 100%.

Il presidente della FIA, Mohammed Sulayem, ha dichiarato: “Il ricco patrimonio e il fascino unico di questo sport, che è così caro al mio cuore, sono inestimabili e ci impegniamo a salvaguardare il suo futuro. Questo sviluppo è importante non solo per gli stakeholder del campionato per adattarsi al panorama energetico in evoluzione, ma anche per contenere i costi. Concentrandoci sul carburante sostenibile e sulla semplificazione della tecnologia automobilistica, stiamo assicurando che il WRC rimanga accattivante per i fan e realizzabile per i concorrenti”. (crediti: FIA).

Vedremo come reagiranno le case automobilistiche in vista del Rally di Monte Carlo, diverse sono le preoccupazioni, soprattutto per la conversione di una vettura Rally1 in breve tempo.

Gennaio 2025 è vicino. Solo poche soluzioni sono state testate. Per ora Toyota in alcuni test ha provato un’ aerodinamica meno complessa dell’ala posteriore e “tappato” le prese d’aria volte a raffreddare il sistema plug-in ibrido.

Il 2025 inoltre sarà l’anno in cui avremo il maggior numero di gare dal lontano 2008, con ben 14 round e nuove località tra cui Spagna, Paraguay e Arabia Saudita.

Crediti: FIA WRC

Di Giuseppe Di Florio

Ingegnere meccanico in ambito metalmeccanico. Appassionato di motorsport fin da piccolo, ho lavorato in formula SAE come dinamico del veicolo e successivamente nel Campionato Italiano Rally Terra. Sono entrato nella famiglia di ItalianWheels.net nel novembre 2021 come redattore e social media manager.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *