È il turno di Sebastièn Bourdais ai nostri microfoni. Il pilota, idolo di casa è stato intervistato da noi in occasione del meeting coi media tenutosi nell’hospitality lounge di Cadillac.
“Sei l’eroe di casa. In che modo è speciale per te questa gara?”
“Sono alla mia diciassettesima Le Mans, sono cresciuto in queste strade ed è un posto incredibile per me.
Correre di fronte alla gente di Le Mans e della Sarthe è un’occasione speciale. C’è un supporto incredibile, un tifo magnifico. C’è anche tanta pressione e ovviamente vuoi fare bene.
La dimensione dell’affetto che ricevo si vede chiaramente durante la parata! È magnifico vedere i ragazzi uscire prima da scuola per venire alla parata. Generalmente non mi piace essere al centro dell’attenzione ma allo stesso tempo vedere tutto questo ti scalda il cuore ed in quel preciso momento senti qualcosa di speciale.”
“Da ragazzino, invece, ti piaceva assistere alla parata?”
“No, a dire il vero, no. A dire il vero non sono un gran fan delle corse da spettatore, ovviamente mi piace correre però da spettatore no.”
“Abbiamo parlato delle cose che rendono questa 24h speciale per te, passiamo invece a cosa non ti piace di questo evento.”
“A dire il vero nel corso degli anni c’è stata una sorta di “over-regulation”, penso di essere un purista delle corse. Non mi piace quando si parla di track limits o di BOP. Da purista devi poter vedere chi fa il lavoro migliore e deve poter vincere. È vero che per gli spettatori è incredibile da vedere però per noi può essere incredibilmente frustrante. Non mi piace questa cosa che quando hai le regole a tuo favore ti sembra di vincere quasi imbrogliando, quando invece hai le regole a sfavore ti sembra di essere invece la parte imbrogliata perchè non c’è veramente nulla che tu possa fare. Non è una situazione piacevole.”
“Dall’IMSA al WEC cosa cambia?”
“Ovviamente le regole sono quasi le stesse, ci sono delle piccolissime differenze a livello di omologazione delle vetture e a livello di specifiche aerodinamiche ma sono veramente piccole che se non guidi la macchina tutti giorni non puoi notarle. Poi, che negli USA non si parli tanto di track limits è una cosa che adoro.”
“Dove ti diverti di più sul tracciato di Le Mans?”
“Sicuramente alle Porsche, è una zona molto “flowy” da pelo e dove il pilota fa la differenza. Ci vuole coraggio e attenzione per farle al massimo.”
Grazie mille a Sebastièn Bourdais per l’occasione concessaci e a Cadillac per l’organizzazione dell’evento.