Continua il nostro viaggio all’interno delle varie hospitality alla scoperte dei protagonisti di questa 24h du Mans. Dopo Sean Gelael è la volta di Raffaele Marciello, alfiere di WRT in Hypercar.
“Allora Raffaele, prima di addentrarci nella nostra vera e propria intervista non è passato inosservato il tuo casco che riporta i colori di Jules Bianchi”
“Ormai è dal 2020 che la mia grafica porta i colori di Jules, un anno feci come Charles [Leclerc] addirittura metà casco con la grafica di Jules. Adesso ho preso in prestito i suoi colori, non l’ho fatto per Le Mans in particolare. Farò tre 24h usando proprio questa grafica.”
“Ecco a proposito delle 24h, visto che le hai affrontate praticamente tutte, cosa rende Le Mans speciale e cosa invece ha in meno rispetto alle altre 24h come Spa o Nurburgring o ancora Daytona”
” Il meglio deve ancora arrivare qua [a Le Mans], mah, al Ring resta una gara molto più “selvaggia”, vecchio stile.
Le Mans mi ricorda un po’ Daytona, con le squadre coi mega motorhome e tutto quanto. Il paddock qua invece è unico.
Come passione è invece molto simile a Spa.
Le Mans, Spa ed il Ring sono tutte allo stesso livello, un gradino sotto Daytona.”
“A livello personale come ti sei trovato nell’adattamento da GT3 ad Hypercar?”
“Appena sali non è così impattante però appena inizi a spingere davvero ed arrivi vicino al limite lì vedi la differenza, soprattutto in frenata.
Quando inizi a conoscere bene la vettura la fatica di adattarsi da una all’altra diminuisce drasticamente.
Col tempo sarà sempre più semplice.”
“Sempre a livello personale, ti piace questa LMDh BMW?”
Ni, c’è da lavorare ancora. Mi serve ancora avere molto feeling in frenata che però sta migliorando, inizio a divertirmi adesso.
“Domanda di rito, anche se non hai ancora bene vissuto questa 24h, cosa non ti sta piacendo di questa 24h du Mans?”
Mah direi che il week end è troppo lungo, tornerei un po’ come in passato ad anticipare il test di qualche settimana. Vero che devi fare un viaggio in più ma almeno puoi stare di più a casa.
Grazie a Raffaele Marciello per la disponibilità