A cura di Matteo Cati.
Difficilmente parlo di auto appena presentate alla stampa o appena immesse sul mercato, prima vorrei provarle per vedere se quanto affermato dalla casa costruttrice e veritiero.
Alcune volte però faccio delle eccezioni, principalmente riguardanti macchine di un certo “spessore”, che non ha niente a che vedere con il prezzo le prestazioni o lo status che queste possono offrirvi.
L’unica vera motivazione che mi spinge a scrivere qualche piccola riga d’anteprima per un’auto appena presentata, è legata alla capacità che questa ha di suscitarvi emozioni alla guida.
La macchina in questione è al nuova Porsche Cayman 718 GT4, sigla già vista sulla precedente versione della Cayman, che sappiamo essere la versione più potente estrema della piccola di Porsche a tetto rigido.
La sola scheda tecnica è qualcosa di spettacolare, non tanto per i numeri (dato che ormai siamo abituati a vederne anche di più imponenti su altri modelli), quanto più per la scelta delle componenti che questa ha in dotazione.
Mi spiego meglio, il motore è un 4.0 boxer 6 cilindri aspirato, limitatore a 8000 giri mentre a 7600 si ha la potenza massima di 420 cv, una libidine in questo mondo estremamente “turbato”.
Non che il turbo sia una cosa brutta, ma ogni tanto sentire un bel suono aperto, naturale e metallico, diciamo che non fa mai male.
Le buone notizie non finiscono qua, perché nel curriculum di questa Cayman troviamo anche un cambio 6 marce manuale con contrappesi attivi, che obiettivamente è un altro regalo, da parte di Porsche, a chi la voglia di guidare ce l’ha ancora del vecchio stampo.
Da qui in poi, la dotazione tecnica comprende un’autobloccante, sospensioni e telaio alleggeriti, un’aerodinamica rivista e freni da 380 mm con pinza a 6 pompanti davanti e a 4 pompanti dietro.
In aggiunta con il pacchetto club sport si potrà irrigidire ulteriormente il telaio con un roll-bar integrato e cinture a 6 punti.
Ora in questa breve anteprima, vorrei concentrarmi su come Porsche davvero abbia ascoltato e preso in considerazione le richieste che da anni tutti noi appassionati rivolgiamo alle case costruttrici.
Infatti hanno deciso di non montare il 4 cilindri turbo usato su tutte le altre versione della 718 (tra l’altro già collaudato e ben inserito nel telaio), ma hanno preso in prestito il motore aspirato della 991, e poi un cambio manuale su una macchina di queste prestazioni, dev’essere godimento alla stato puro.
Soprattutto perché questo è dotato di nuovi contrappesi e montato su supporti attivi, che permettono di avere zero impuntamenti e vibrazioni indesiderate della leva.
Lascio per ultimo il lato estetico, non perché questo non sia importante o poco riuscito, anzi già dalle sole immagini posso dire che, come per la serie precedente della Cayman, anche questa volta la GT4 risulta essere la più bella tra tutte le versioni.
Il muso con quelle due bocche laterali, il diffusore maggiorato e l’ala posteriore, è decisamente quella meno educata e più ostentata tra tutte le sorelle, è chiaro quindi che sarebbe la mia scelta.
Come detto in precedenza, questa doveva essere una breve esamina di quello che si può commentare attraverso una scheda tecnica, per tutto il resto bisognerà attendere di vederla e sentirla dal vivo, se poi Porsche, vorrà rendermi ancora più partecipe della dimensione GT4 attraverso una vera prova, allora potrò raccontarvi nel dettaglio ogni caratteristica di questo meraviglioso regalo che Porsche ci ha fatto.