Siamo stati tantissime volte a ragionare su Toyota, su quanto questa nuova epoca d’oro dell’endurance avrebbe potuto “danneggiare” quella splendida creatura della GR010.
Invece, nonostante i più pensassero che le vittorie dal 2021 al 2023 fossero di “effimero” valore a causa della scarsa concorrenza, si sono svegliati bruscamente.
Se nella stagione 2023, tolta Le Mans, è stato un assolo nipponico, in questo 2024 la situazione è stata ben più complessa.
La competitività di Ferrari ancora una volta nella 24h Du Mans ed una Porsche sempre più incalzante (vincitrice del mondiale piloti) hanno costituito un binomio molto difficile da arginare.
Nonostante questa strenua resistenza la GR010 è riuscita a strappare ben 3 vittorie su 8 gare pareggiando le 3 vittorie della 963( due con Penske ed una con Jota).
Toyota non si è disunita come molti avrebbero pensato, anzi sono rimasti in lotta per il titolo piloti fino all’ultimo.
Questo dimostra la capacità della GR010 di adattarsi a quasi tutte le sfumature del BOP e, soprattutto, l’esperienza del team e dei piloti è stata chiave durante i passaggi a vuoto degli avversari.
Se Porsche ha stupito tutti dimostrandosi la LMDh più veloce, Toyota si è dimostrata la LMH più solida oltre che veloce.
Il neo di aver perso la seconda Le Mans consecutiva, dall’avvento della 499P, non cancella quanto il team nipponico abbia raggiunto.
Perchè sì, Toyota al grande pubblico è pressochè invisibile.
Volenti o nolenti si da per scontato che le prestazioni vengano da sè.
Toyota non solo rende scontata questa cosa ma lo fa con una costanza imbarazzante.
Tanti si sarebbero aspettati un tonfo.
Un fragoroso buco nell’acqua condito da dita puntate.
La GR010 è rimasta solida, costante e granitica nelle sue prestazioni.
Le illazioni da “Coppa Toyota” che sempre sono girate sono state smentite.
Il WEC ha dimostrato come il lavoro nipponico, nonostante la poca competizioni ad inizio regolamento Hypercar, sia stato puntuale e non lasciato a caso.
L’esperienza ha fruttato.
Toyota resta ancora la Hypercar da battere nel 2025. E di questo ne siamo estremamente felici.