Questa è una di quelle storie che meriterebbero più fama, ma che in pochi conoscono. Questa è una di quelle storie che raccontano quanto il destino, a volte, sappia far accadere delle coincidenze incredibili. Questa, è la storia di quella volta che Röhrl e Schumacher si incontrarono al Nürburgring.
Siamo tra le montagne del Eifel, in Germania. È il 2007, e vicino la città di Nürburg alcuni abitanti affermano di sentire stridii di gomme e rombi di motori.
Non è poi così difficile capire da dove vengano: sul vicino tracciato del Nürburgring, più precisamente nell’anello nord, la casa automobilistica Porsche è impegnata in alcuni test di comparazione tra la neonata 911 997 GT2, che andrà in produzione di lì a qualche anno, e qualche sua avversaria italiana.
Al volante, nientepopodimeno che Walter Röhrl, ex pilota di rally tedesco e due volte campione del mondo. Röhrl fa prima qualche giro con la Porsche, e al suo rientro ai box gli viene detto “Ok Walter, ora fai un paio di giri con questa, fai un tempo di riferimento e poi cerchiamo di batterlo con la Porsche”. ‘Questa’ è una Ferrari 599 rossa.
Bene, il pilota tedesco salta in auto, completa il primo giro per trovare feeling con la macchina, e al passaggio sul traguardo per il secondo giro, inizia a spingere.
Röhrl danza tra le curve del Nordschleife, e sui rettilinei il potente V12 Ferrari fa sentire la sua inimitabile voce. Ma dopo circa 6 km, qualcosa cattura l’attenzione del buon Walter: un’auto nera, poche curve più avanti, sta girando sul Ring insieme a lui.
La competizione è un aspetto che caratterizza gli umani, e nei piloti questa è elevata all’ennesima potenza. Röhrl, a quella vista, diventa una belva. Divora le curve del Nordschleife come se fossero patatine, e la 599 rossa non si fa di certo pregare.
L’auto nera, però, si avvicina fin troppo lentamente. “Cavolo”, pensa il buon Walter, “questo spinge”. Ma non molla: si avvicina, lentamente, sempre di più. Finché non si rende conto di una cosa: l’auto nera che sta inseguendo, e che fatica a raggiungere, è una Ferrari 599 identica alla sua.
L’inseguimento va avanti per un bel po’, finché al Galgenkopf, famosa curva verso destra, la 599 nera frena leggermente tardi, va un po’ lunga e mostra il fianco al suo avversario. Röhrl non se lo fa ripetere due volte: si infila, sorpassa e se ne va.
Finito il giro, il buon Walter decide di uscire dalla pista e far raffreddare un po’ quella povera Ferrari sulle strade cittadine. Al primo semaforo, però, la 599 nera lo raggiunge, si affianca, ed il pilota abbassa il finestrino.
Il pilota, visibilmente nervoso per la beffa subita, è una vecchia conoscenza del Cavallino: Michael Schumacher. Il 7 volte campione del mondo di F1 era al Nordschleife per dei test con Sachs.
Dopo quello ‘speciale’ incontro, Michael torna ai garage furibondo, raccontando tutto agli uomini Sachs rimproverandoli per avergli dato, a suo parere, un’auto più lenta.
Questa storia si è poi rapidamente diffusa tra ingegneri e collaudatori del Nordschleife, diventando presto parte della storia del Nürburgring e diventando la storia di come Walter Röhrl ha battuto Michael Schumacher a parità di auto.