A cura di Claudio Boscolo.
Tre gare, tre vetture ritirate .
Questo è il triste bilancio per la scuderia vicecampione nella classifica costruttori.
Due ritiri in tre gare per Max Verstappen, campione del mondo in carica e uno per Sergio Perez. Troppo poco per chi si proponeva di dominare, troppo pesanti quei due zero ad inizio stagione.
Vero che la stagione è comunque lunghissima, vero che le variabili sono tantissime ed è vero che le prime tre gare sono storicamente poco indicative tuttavia quello che suona dalle parti di Milton Keynes è un allarme grosso come una casa.
Manca affidabilità, la stessa affidabilità che aveva permesso a Red Bull di presentarsi ad Abu Dhabi a fine 2021 con una power unit ormai cotta e bollita ma mai doma consentendo all’olandese di agguantare il titolo iridato.
A poco servono i proclami di Helmut Marko pre-gara, ancora meno le esternazioni di Horner sulla propria forza nel passo gara quando la gara stessa non viene conclusa.
Questo cambio di regolamento ha sparigliato le carte in maniera molto più decisa di quanto ci si aspettasse, Mercedes in difficoltà sul piano prestazionale e Red Bull nel dramma con l’affidabilità.
Tra i due litiganti della scorsa stagione a goderne è proprio la terza forza del campionato 2021.
Ferrari sta sbagliando pressoché nulla.
Leclerc cinico, veloce, molto più maturo di come lo abbiamo lasciato la scorsa stagione (quanto meno per queste tre gare).
Con la Ferrari fa quello che vuole, lo annuncia e lo esegue, caparbio nei corpo a corpo e reattivo nella lettura di gara su quando c’è da essere conservativi e quando spingere.
Certo in questa gara è mancato l’apporto di Sainz che avrebbe potuto sferrare un solco importante nel costruttori rintuzzando gli attacchi di una Mercedes sempre al posto giusto al momento giusto con entrambe le vetture.
Non c’è da farne un dramma per lo spagnolo che ha dimostrato ampiamente come la sua forza sia la consistenza e ben sappiamo che questo è il primo vero errore in gara da quando si è vestito di Rosso.
Ci si prospetta una Imola ammantata di rosso come nei fasti degli anni ’90, ci si aspetta che Red Bull possa finalmente venire a capo dei problemi perché il godimento nei ruota a ruota tra Charles e Max è qualcosa di unico.
Due leoni, una narrativa che parte dai kart e tanta consapevolezza di essere presente e futuro della storia della F1.
Noi non vogliamo privarci dei battiti saltati in fase di sorpasso e controsorpasso, vogliamo star male e sentire le budella torcersi mentre questi due cavalieri si sfidano all’arma bianca.
Certo è che la situazione di Max inizia ad essere problematica ma come abbiamo già visto e sperimentato guai a dare per spacciata Red Bull dopo poche gare.
Sappiamo quanto siano in grado di recuperare e far fronte ai problemi tuttavia il problema resta macroscopico ed il quesito rimbomba nella nostra testa.
Red Bull ha perso le ali?