A cura di Cristian Vaga.
Il Gran Premio di Misano 2, o gran premio col nome più lungo della storia del motorsport a due ruote (Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy), ci ha lasciato alcune istantanee e scatti sull’attuale stato del paddock della classe regina.
Classe regina che per la prima volta nella sua storia accoglie nell’olimpo dei vincenti un pilota francese: è stato infatti Fabio Quartararo a portarsi a casa il trofeo più ambito, quello con tutti i grandi nomi del passato incisi sopra. Il nizzardo di Yamaha Factory centra il suo primo mondiale dopo sole 3 stagioni in MotoGP: nonostante fosse dal giorno 1 di quest’anno uno dei favoriti al titolo, non ci si doveva scordare del pericoloso tracollo a fine 2020, dove in poche gare passò da pretendente al titolo a ottavo rischiando anche la top 10.
Dove c’è un vincitore, c’è inevitabilmente uno sconfitto, e lo sconfitto di quest’anno risponde al nome di Pecco Bagnaia. Salito anche lui in MotoGP con Quartararo, il suo exploit passando da Pramac a Ducati Corse è stato verticale: dalla P16 dello scorso anno lo abbiamo visto battagliare per il mondiale fino alle ultime battute del GP di ieri, dove si è ingloriosamente insabbiato mentre conduceva la gara. Ducati può comunque sorridere un po’, sapendo di avere un talento come Pecco nel team ancora per un bel po’. Certo è che finire un gran premio casalingo con entrambi i piloti di punta nella sabbia, e con solo Zarco che arriva al traguardo, un po’ deludente lo è stato.
Delusa una metà di Ducati, l’altra metà sorride: Esponsorama, il team “entry level” della casa di Borgo Panigale, flette i muscoli in qualifica mettendo Luca Marini in prima fila, e chiude la domenica bevendo spumante grazie a Enea Bastianini. Il Bestia risale dal fondo dello schieramento fino alla terza piazza, strappata alla penultima curva dalle mani di un Quartararo che pensava a tutt’altro (e come dargli torto).
Non sono mancati sorrisi neanche in casa Honda: primo Marquez (terza vittoria nel 2021), secondo Pol Espargaro. Erano quattro anni che Honda non finiva in parata una gara, da Aragon 2017 con Marquez e Pedrosa sopra tutti; ulteriore dolcezza è data dal fatto che ieri Repsol Honda correva la sua gara numero 450. Ottimo modo per festeggiare tale ricorrenza in casa Honda.
Ma gli occhi di tutti, corsa al titolo a parte, erano puntati su una sola moto: quella nero-ciano col 46 giallo davanti. Valentino Rossi ha chiuso un sabato nero pece, la domenica partiva più o meno dalle parti di Ravenna (P23, ultimo assoluto anche dietro a tutte le wild card), eppure Il Dottore chiude la sua ultima gara di casa in top 10. Risultato insperato a tratti, ma veramente dolce da vedere.