Le aspettative non sono state deluse, Jorge Martin è Campione del Mondo MotoGP. Ma c’è molto di più, perché con questo suo successo, arriva anche un nuovo record. Martin è infatti il primo Campione del Mondo con una moto non ufficiale nell’epoca delle 4 tempi.

Dall’introduzione delle MotoGP, che hanno soppiantato le 500cc 2t., non si è mai più verificato che un pilota riuscisse a vincere il Mondiale con una moto satellite (senza neanche scomodare quell’incubo che furono le CRT).

Chiaramente un successo esagerato sia per Martin che per Prima Pramac Racing. Entrambi riescono a trionfare sopra il team ufficiale di Borgo Panigale. Una stagione tiratissima in cui ambedue i piloti, Martin e Bagnaia, avevano una moto ufficiale. Martin e Pramac hanno però giocato una partita a scacchi matura, meno irruenta ma calibrata.

Il “Martinador” infatti, pur mantenendo quello stile di guida spettacolare, aggressivo e con piegoni da pelle d’oca, ha pensato più a capitalizzare punti e ad accontentarsi quando cercare la vittoria significava prendersi troppi rischi.

Ma questa è anche una vittoria che porta un grande amaro in bocca. Martin, che si aspettava una promozione per l’anno successivo nel team ufficiale, si è visto il sogno sfumare, soppiantato da Marc Marquez. Non solo, perché Pramac chiude la propria partnership con Ducati dopo vent’anni di collaborazione, per passare all’altra moto italiana: l’Aprilia.

Così l’anno prossimo vedremo Martin sfoggiare il n°1 sulla carena della Aprilia RS-GP 25, invece che sulla Ducati GP25. Ovviamente, perdere un Campione del Mondo sembra a tutti una scelta molto poco lungimirante ed il rammarico nei confronti delle decisioni interne di Ducati c’è. Anche da parte di quasi tutto il pubblico. Ma questo è quanto.

Per il neo-Campione del Mondo si prospetta una stagione tutta in salita, in cui dovrà ricominciare tutto da capo. Esattamente come fece nel 2021 quando saltò in sella della allora sconosciuta Ducati. Ma il talento al ragazzo non manca proprio e siamo sicuri che se avrà tutto il supporto necessario da parte di Noale, Jorge Martin riuscirà a farci vedere grandi cose. Ma sarebbe davvero triste se così non dovesse essere.

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Di Umberto Moioli

Appassionato di roba veloce (purché non a propulsione elettrica), motorsport e street racing anni '90. Ho aperto ItalianWheels.net tanti anni fa per parlare di gare, auto e moto sportive e raccontare la poetica della guida.

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