A cura di Davide Orofino.
Nel giorno in cui piangiamo la scomparsa del diciannovenne svizzero Jason Dupasquier vanno in scena le gare delle tre categorie del motomondiale.
In Moto3 trionfa l’italiano Dennis Foggia davanti a Jaume Masia e Gabriel Rodrigo. Gara che si apre subito con le cadute al primo giro di Migno, Öncü, Tatay, Kofler, Fernandez e Surra, da lì in poi vediamo la solita baraonda generale che caratterizza la classe più piccola con tantissimi sorpassi al cardiopalma che vedono come protagonisti gli alfieri di casa KTM più Fenati, Suzuki e Foggia. La classifica dice sempre Acosta in P1 con 111 punti seguito da Masia a 59, Sasaki a 57 e Fenati/Garcia a 56.
Se nella classe più piccola abbiamo assistito a una gara divertente lo stesso non possiamo dire della Moto 2, che non regala tantissime emozioni, gli unici veri e propri eventi da segnalare sono le cadute di Lowes e Di Giannantonio, il fatto che Gardner abbia superato il suo compagno di squadra Fernandez (che fino a quel momento aveva dominato la gara) all’ultimo giro per prendersi la vittoria e la testa nel mondiale e Bezzecchi quarto al traguardo che sale comunque sul podio perché Roberts è stato penalizzato di una posizione per aver pizzicato il verde all’ultimo giro.
Nella classe regina a trionfare è Quartararo che domina la gara completamente indisturbato grazie anche alla caduta di Bagnaia (unico che forse poteva impensierirlo) mentre era in testa al secondo giro, la lotta per la seconda posizione è tra Oliveira, Mir e Zarco rispettivamente secondo, terzo e quarto al traguardo. Bene anche l’altra KTM di Binder che arriva quinta seguita da Miller autore di una gara incolore, completano la Top-10 Espargaro A, Vinales, Petrucci e Rossi. Da segnalare le cadute di Marc Marquez che trascina con se Morbidelli nella ghiaia e quella curiosa di Bastianini che a giro di riscaldamento ormai ultimato tampona un incolpevole Zarco che riscaldava i freni, concludendo così la sua gara ancor prima della partenza.
La classifica mondiale vede ora Quartararo in P1 con 105 punti seguito da Zarco a 81, Bagnaia a 79, Miller a 74 e Mir a 65.