Su ItalianWheels.net non sempre ci occupiamo di classico, ma ogni tanto è giusto ricordare da dove veniamo.
Se oggi abbiamo la “malattia” delle auto, dell’odore di benzina e del sound che può uscire da uno scarico lo dobbiamo alle macchine che hanno fatto la storia. Quindi siamo stati all’edizione 2023 di Milano Autoclassica.
Il salone si è svolto su un programma di tre giorni, da venerdì 17 a domenica 19 Novembre a Fiera Milano di Rho. Noi siamo andati di domenica e bisogna ammettere che vi è stato un bel afflusso di gente. Tante le vetture presenti e tanti concessionari, da RossoCorsa a Romeo Ferraris passando per Alpine. Ovviamente presenti anche rivenditori di auto di lusso e supercar magari meno conosciuti, oltre ad alcuni Club, e gli immancabili mercatini che hanno occupato lo spazio di un padiglione. Presente anche il Porsche Club Italia. All’esterno invece hanno avuto modo di svolgersi raduni di vari club, tra cui quello di Abarth Club Como.
Presenti alcuni pezzi degni di nota, tra cui la Ferrari 499P vincitrice della 24 Ore di Le Mans di quest’anno e la Ferrari 296 GT3 che ha sbancato la 24 Ore del Nurburgring. Tra i vari concessionari non mancavano le varie Lancia Fulvia in varie versioni, Fiat Panda 4×4 prima serie riportate allo stato “appena uscito dalla fabbrica”. Anche una F40 con soli 1600 km e ancora le gomme di primo equipaggiamento che, non bisogna nascondersi, mostravano tutta la loro fatica e sostenere la regina delle supercar.
Passeggiando tra i vari stand non sono mancate le Youngtimer, ovvero vetture che hanno qualche anno, ma non sono ancora diventate vere e proprie auto d’epoca. Presente anche la parte fuoristradistica con vari Land Rover Defender.
Non potevano mancare vari spazi dedicati ad Aci. In uno di questi hanno deciso di esporre vetture di epoche diverse, mostrando con un colpo d’occhio l’evoluzione dell’auto stessa.
In uno degli spazi dedicato ad Aci era presente anche una Pantera de Tommaso seguita dai nostri amici di Ebimotors, uscita dalla sezione Ebi classic. Una vera bellezza …
Come in tutte queste tipologie di eventi la parte predominante è la possibilità di acquistare di tutto, dalle auto a dei mezzi di ricambio ai manuali di uso e manutenzione. Tantissime le possibilità di scelta.
La cosa che non manca mai è la passione dei negozianti. Spesso persone normali, semplici appassionati, che sanno vita morte e miracoli di ciò che vendono. Passeggiando ho avuto l’occasione di sentire proprio una conversazione del genere. L’argomento era un logo di una Porsche, il venditore stava raccontando al potenziale acquirente su quale tipo di 911 potesse mettere quel logo.
Poteva mancare un’asta? Ovviamente no. Una decina le auto pronte per essere battute.
Mi è piaciuta Milano AutoClassica? Sni. Si perché è ben organizzato, spazi giusti per camminare anche con tanta gente. Concessionari da una parte, Club dall’altra e mercatino in un altro spazio. Non mischiati, il rischio di una cozzaglia di cose era alto. Tanti gli espositori presenti, e questo è un bene. Anzi, mi auguro che nei prossimi anni siano ancora di più.
Cosa non mi è piaciuto? È mancata un pò la parte Classica, ma quella vera. Perché era presente ma non in maniera cosi predominante. Tutti erano attratti dalle varie Ferrari 296, F8, 488 Pista, piuttosto che le varie Porsche GT3RS o dalla Mercedes GT-R PRO Black Series. Tutte stupende e bellissime, ma mancava un pò di storia. Ecco cosa è mancato. La storia.
Capisco bene che un evento del genere viva sugli espositori che pagano per poter essere presenti, altrimenti, come si dice, non si vive per la gloria. Però trovo strano che una concessionaria come RossoCorsa non abbia saputo portare più di tre, quattro Ferrari d’epoca. Alpine ha portato solo le nuove A110. Niente Alpine d’epoca. Romeo Ferraris ha portato le sue Morgan e Catheram che hanno sempre quel non so che di magico, ma tolto queste ultime siamo punto e a capo.
Lamborghini non era nemmeno presente, se non per qualche auto portata dal Club italiano del marchio bolognese e per una Huracan Tecnica in vendita nello stand di PSV Automobili. Porsche, come detto prima rappresentato solo dal Club Italia. Bmw, Audi e Mercedes non pervenuti. Fiat, Alfa, Lancia e Abarth dispersi. McLaren presente e anche Bentley. Sempre con vetture moderne.
Nota che non è collegata alle auto ma al salone. La parte ristoro. Capisco tutto, passi anche la rapina di 30 euro per due panini e una bibita, non due, ma almeno il posto per sedersi e mangiare potevano esser posizionati, con tutto quello spazio a disposizione. In Autogrill sei rapinato ma ti puoi sedere almeno o comunque poggiarti.
Promossa Milano AutoClassica? Si ma con la speranza che le prossime edizioni possano raccontare meglio la storia dell’auto e che quel “classica” nel nome sia valorizzato per davvero. Magari con l’aiuto di qualche collezionista che abbia voglia di mettere in mostra i propri capolavori. Quelli veri.