Kart-terapia e Marco Ferazzini, cosa hanno in comune?
Bene partiamo dal principio e facciamo un focus su chi sia Marco.
Ventiquattrenne di Robbio, in provincia di Pavia con una grande passione per i motori tramandata dal nonno. (Santi i nonni sempre…)
Nel 2014, in una semplice pista di kart a noleggio, prende consapevolezza della sua propensione ai kart, così dal 2016 si cimenta con le prime gare amatoriali.
Dopo esser stato notato dal team Thunderbolt, nel 2018 inizia quindi la propria carriera agonistica con gare endurance, portando a casa un terzo posto alla 500 Miglia di endurance Karting. Non male come inizio e quindi i mesi passano, le gare proseguono.
Nel 2021 si getta a capofitto nel primo campionato individuale monomarca CRG grazie ai primi sponsor, sino al 2023, raggiungendo rispettivamente il quinto posto e per ben due volte il secondo gradino del podio per pochissimi punti.
Nel frattempo continua le sue avventure nelle endurance cogliendo il podio alla 24H d’Italia.
Inizia la stagione 2024 e Marco coglie il primo gradino del podio alla 24H d’Italia, confermando gli ottimi propositi dello scorso anno raggiungendo la Coppa Italia Aci.
Ora veniamo al vero punto della nostra intervista ossia la kart-terapia.
Nel corso degli anni Marco decide di partecipare a diverse giornate di beneficenza per diversamente abili in ambito sempre di motori (moto-terapia principalmente) e così tenta in tutti i modi di proporre una giornata simile con l’ausilio dei kart.
Ovviamente le difficoltà sono numerose, visto anche la delicatezza dell’argomento, ma a luglio 2023 arriva il primo appoggio, grazie soprattutto a Niko Tremolada e all’Associazione Robbio 4.0 ODV, dal comune per poter svolgere la prima giornata di kart-terapia. Con circa 8 kart biposto a noleggio Marco potrà finalmente realizzare questo sogno.
“Ciò mi riempie d’orgoglio perchè sono diversi mesi che organizziamo e mi permette di vedere l’altra faccia del karting come disciplina. Sono nove anni che ormai corro ed è normalissimo andare in pista per me. Invece per questi ragazzi non lo è, quindi per loro sarà stupendo avere la possibilità di poter girare in pista”.
Non si tratta di una vera e propria pista per questa volta (noi gli auspichiamo che la prossima lo sia), ma un’area appositamente attrezzata nella quale verrà riprodotto un tracciato su una superficie di circa 100mq.
Personalmente cari lettori, invito tutti coloro che ci conoscono o che siano della zona a partecipare alla giornata.
Il mondo della disabilità è, ancor oggi, un grosso tabù, soprattutto visto il periodo corrente dove si è avvertito un forte calo del senso di “umanità” e di aiuto reciproco.
Dovrebbe essere nostra premura permettere l’accesso a qualsiasi attività a tutti, senza esclusioni, ma è molto evidente come esistano ancora tantissime barriere architettoniche sia in senso lato che figurato.
Basta poco per accendere un sorriso, basta poco per dar coraggio a chi ne ha veramente bisogno tanto per dover affrontare una vita “speciale”.
E quindi? Il mondo dei motori sarà sempre una calamita per grandi e piccoli; perchè creare ostacoli? Perchè precludere a grandi e piccoli di poter prendere parte a questa passione?
Un plauso a Marco per la sua determinazione e gli auguriamo che questo primo evento sia solo il primo di tanti. Dovremmo appoggiare più spesso iniziative del genere, che dite ?
5 Maggio 2024. Segnatevi questa data!
Il giorno in cui il progetto di Marco vedrà definitivamente la luce!
(Si ringrazia la peggior giuria di sempre del Festival di Sanremo per aver permesso di conoscere Marco e la sua realtà. E comunque…dovevano vincere i Santi Francesi…ops l’ho detto ? Si l’ho detto).
In bocca al lupo Marco !