È stato un Macau Gp particolarmente rovente in questo 2024.
Si sa che il tracciato resta uno dei più complessi del panorama mondiale, sezioni velocissime unite a tratti tortuosi e molto lenti.
Se a tutto ciò uniamo anche la pioggia si ha la tempesta perfetta per una catastrofe.
Infatti nella categoria GT3 il clima ha influito pesantemente nella “main race”.
In questa cornice, per noi temerari che hanno sfidato la sveglia alle cinque del mattino, abbiamo assistito a delle battaglie tra le più roventi e belle che Macau abbia ospitato.
Non solo in pista ma scontri anche di dialettica fuori dalla gara.
Perchè più che delle azioni sul tracciato asiatico si è parlato delle polemiche.
Andando in ordine cronologico il primo momento drammatico è il contatto tra Dries Vanthoor e Maro Engel.
Una bussatina del pilota tedesco nei confronti del pilota belga spedisce la M4 di quest’ultimo a muro infrangendo i sogni del povero Dries.
L’alfiere BMW possiamo dire che non abbia preso propriamente bene la bussata sul sederino della M4 tanto da dedicare diversi tweet sulla faccenda e un intero spezzone del suo podcast sulla questione.
Tuttavia non è stato il solo argomento spinoso trattato dai fratelli Vanthoor.
Infatti l’altro contatto della discordia è stato quello decisivo tra Antonio Fuoco e Raffaele Marciello a due giri dal termine di una gara stupenda e folle.
Il pilota Ferrari dopo aver effettuato dei sorpassi da urlo si pone in testa ma si scompone in frenata e Marciello lo colpisce al posteriore.
Risultato? entrambe le vetture finiscono nella via di fuga della curva Lisboa.
Questo è l’evento chiave che, de facto, consegna il titolo a Maro Engel.
Da una parte Marciello accusa Fuoco di essersi mosso in frenata, dall’altra l’alfiere Ferrari accusa il pilota di Zurigo del contatto.
La direzione di gara non ha dato alcuna sanzione, secondo me correttamente, in quanto ritenuto il tutto un incidente di gara.
Insomma abbiamo assistito ad un Macau Gp generazionale che ha visto Mercedes ancora una volta sul gradino più alto del podio.
Non ci resta che aspettare un altro anno per poter godere di questo spettacolo.