A cura di Cristian Cannito.
“1:18.100? Non mi risulta che Henri abbia girato su quei tempi con la S4 all’Estoril.” – Cesare Fiorio
Estoril? Cesare Fiorio? Henri? S4? Quell’Estoril? Quel Cesare Fiorio? Quell’Henri? Quella S4? Sì.
Si apre così una delle leggende più colorite che hanno animato la vita della Lancia Delta S4 a metà degli anni Ottanta. Secondo alcuni il compianto, e velocissimo, Henri Toivonen alcune settimane prima del rally di Portogallo del 1986 fece alcuni giri di pista sul tracciato dell’Estoril con la sua Delta S4 facendo addirittura registrare un tempo di un minuto e 18 secondi: quasi due secondi più veloce del record di gara di Nigell Mansell su Williams, avvenuto davanti ai fan di tutto il mondo solo sei mesi dopo. Si dice addirittura che con un tempo del genere fosse stato in grado di qualificarsi tra le prime dieci F1 che avevano provato sullo stesso tracciato non più di due o tre settimane prima di lui. Com’è possibile per un’auto da rally, con tutte le limitazioni del caso, andare così veloce da classificarsi potenzialmente sesta nella qualifica ufficiale della F1?
Le teorie più gettonate sono due: Henri Toivonen non girò sul tracciato completo, ma su una versione ridotta dello stesso, rendendo quindi più facile completare un giro in quei tempi ridotti. L’altra ipotesi (molto più romantica) è che all’Estoril venne portata un’evoluzione della S4 stessa, la ECV1: un oggettino tutto carbonio e materiali compositi in grado di surclassare le già pazzesche prestazioni delle Gruppo B.
Secondo Ninni Russo (team manager Lancia dal 1982 al 1992) “Henri fu colui che interpretò meglio la S4. Era un’auto difficile. Non sto dicendo che gli altri piloti non fossero in grado di guidarla, ma Henri aveva qualcosa in più, un feeling veramente speciale.”
Verità o leggenda? Non lo sapremo mai, e se le speranze che tutto questo sia successo veramente sono ridotte, ciò non toglie che si tratta di una di quelle storie che fanno fantasticare i tifosi di tutto il mondo, anche ad oltre trent’anni di distanza.