Riceviamo qualche giorno fa una mail che ci informa dell’uscita in libreria di 1000 MIGLIA. Storia di uomini e macchine, 2023 Diarkos editore.
Mai letto un libro su auto o Motorsport, lo ammetto. Migliaia di libri, per lo più di carattere scientifico, fantasy, grandi classici ma mai niente a riguardo. Credo di aver ricevuto lo sfratto anche per quanti libri portassi in casa…ma si sà, è una vera droga come la musica e come il rombo dei motori.
Già, quel rombo…allora mi son detta, proviamo a leggerlo e dargli una recensione, magari colmo anche qualche lacuna sulla nascita di questa passione per le ruote. E così è stato.
L’autore? Pino Casamassima, scrittore, giornalista ed autore teatrale, vanta una produzione bibliografica di una cinquantina di libri, alcuni dei quali tradotti anche in Cina, centinaia di articoli e tanti libri sull’argomento. Un vero appassionato di corse come inviato in Formula Uno, insomma, l’uomo perfetto per poterci accompagnare in questo viaggio per Mille Miglia.
Forza e coraggio, partiamo per questo viaggio nonostante il lavoro, la famiglia, le trasferte in pista. Tutto sembrava remarmi contro affinché io non riuscissi a partire. E invece eccoci, non con la solita recensione ma con un motivo per dirvi: partite anche voi come me per quest’avventura.
Pino ci porta con sé negli anni, dal 1927 in poi, in cui è stata realmente fatta la storia dell’auto.
Minoia, Campari, Nuvolari, Caracciola, Borzacchini, Varzi, e poi ancora Pintacuda, Brivio, Biondetti, Marzotto, Villoresi, Ascari ecc… tutti duellanti….sotto l’unica bandiera di una competizione che la storia avrebbe poi battezzato come “la corsa delle corse”.
Un fiume in piena di vittorie, colpi di scena, record come quello che realizzò Nuvolari nel 1935 sulla Bimotore di casa Ferrari, raggiungendo ben 364 chilometri orari sul chilometro lanciato e sul miglio e tanti, purtroppo, ed incessanti decessi, in memoria dei quali furono nominate alcune curve dei più famosi autodromi d’Italia; Ascari ad esempio, perseguitato dalla stessa bruta fatalità del padre durante il test di una Ferrari 750 Sport nel 1955 a Monza.
Volle saltare il pranzo per poter salire su quell’auto, nonostante la sessione di prove fosse già terminata. Capite la follia ? La passione, il non esser più nella pelle per dover provare quell’auto a costo di dover far saltare la pausa pranzo all’intero autodromo!
Forse si sarebbe potuto evitare il disastro? Non lo sapremo mai secondo Casamassima, le stesse cause non sono ben chiare. Addirittura si vocifera di una una confessione ad un prete, anni dopo, per senso di colpa.
Gli anni d’oro di Isotta Fraschini (qui le parole di Enzo Panacci sul rilancio di Isotta Fraschini nel Motorsport)
Estenuante il T’amo e T’odio tra Alfa Romeo e la scuderia di Maranello.
L’impresa di Enzo Ferrari dall’esser pilota, tecnico stratega e addirittura creatore della propria squadra corse.
Tanti e ancora tanti gli eventi che si susseguirono. Ma ahimè arrivò quell’anno. Nel ’57 il cambiamento e la fine; “Anche gli organizzatori sentivano che sulla Mille Miglia stavano addensandosi molte nubi”, ci spiega Pino.
Il culmine ? La tragedia di Guidizzolo (qua potete trovare il nostro focus su De Portago) con la stampa scatenata contro le corse automobiliste. Vennero chiesti divieti e qualsiasi genere di limitazione addirittura alla Camera dei Deputati, sino alla fine della vera Mille Miglia, “un’ incongruenza” di fantasia e crudeltà.
Ero abbastanza scettica lo ammetto, pensavo subito si trattasse di uno dei tanti libri di storia, ed invece ho dovuto ricredermi. Per chi non è del “settore”, all’inizio si fa molta fatica ad entrare nel discorso, credo sia complesso anche dover raccontare la storia in sé perché i nomi e i soprannomi, le date e gli avvenimenti sono davvero tanti e tutti estremamente importanti per comprendere l’andamento della storia dei piloti e delle case automobiliste.
Si avverte quindi, sin da subito, una cura nella ricerca delle informazioni molto minuziosa, accompagnata da un linguaggio altrettanto scorrevole ma ricercato al tempo stesso.
La vita dei personaggi è sviscerata sino ai rapporti personali per poter comprendere l’accadimento di determinati eventi e le decisioni prese per superarne altri. La figura stessa della donna è sempre presente e a volte determinante.
Se vi dicessi che i due “attori” principali furono due animali?
Casamassima li descrive come due “amuleti”, realmente due regali, un cavallino e una tartaruga; due destini, due giganti dell’automobilismo che avrebbero lasciato un segno indelebile oltre a dare il via ad un’era.
Non voglio dilungarmi tanto perché finirei per parlarvi di ogni singolo punto di questo meraviglioso libro, ma se proprio volete conoscere il legame tra una contessa, una mutina ed il ratto delle Sabine, (si quel famoso ratto) bene….correte in libreria, 1000 Miglia di Pino Casamassima è li che vi aspetta.
Ringraziamo la Diarkos editore per averci proposto questa nuova uscita.