Credits copertina: Ferola Giulia
Il GT Open è stato di scena a Monza nello scorso week end e devo dire che si tratta sempre di uno dei migliori eventi in circolazione per il settore GT.
Tantissimi eventi di contorno, tantissima attività in pista, tanti piloti di qualità ed una “main race” emozionante e piena di colpi di scena.
Iniziamo dalle cose belle: la presenza di eventi di primissimo ordine.
EVENTI DI CONTORNO
TCR Europe con nomi altisonanti come Tom Coronel, John Filippi, Kobe Pauwels ed i talenti del nostro campionato TCR come Giacomo Ghermandi e Felice Jelmini.
Non solo TCR Europe ma anche GT Cup Open Europe con una griglia ancora più folta rispetto allo scorso anno e piloti di grandissima qualità come Andrea Belicchi ad impreziosire la griglia.
Vedere le 488 Challenge e le 992 GT3 Cup di ultima generazione darsele di santa ragione al vertice della classifica è stato qualcosa di estremamente godereccio.
A proposito di godereccio, non fatevi ingannare dalla griglia esigua dell’Euroformula Open (tra cui Francesco Simonazzi, uno dei talenti italiani più interessanti a ruote scoperte).
Solo sette iscritti che però hanno regalato emozioni dalla prima all’ultima curva (anche nella porzione sotto al diluvio di gara-1, prima della safety car fino al traguardo finale).
Impossibile poi non menzionare uno degli eventi di spicco del week end di gara monzese: la Carrera Cup France con protagonisti di primissimo ordine come Dorian Boccolacci.
Tra le wild card della Carrera Cup France abbiamo trovato i nostri amici di Ebimotors con Alberto De Amicis che ha stupendamente figurato anche in uno dei monomarca più competitivi d’Europa.
Per chi, invece, si è sentito orfano della Formula 1 che faceva rumore, beh, l’ascolto del V10 Cosworth della STR1 è stato qualcosa di angelico.
Oltre alla Toro Rosso bisogna sottolineare la presenza delle care vecchie GP2!
Da notare che nel parco partenti della BossGP abbiamo avuto volti della Formula 1 di ieri e speriamo di domani.
Infatti non è passata inosservata la presenza di Antonio Pizzonia (ex Jaguar e Williams) ed uno dei talenti di domani: Juju Noda, prima ragazza a vincere una gara nell’Euroformula Open.
MAIN EVENT
Arriviamo ora al “main event” ossia le due gare vere e proprie del GT Open.
Tanti team di primissimo ordine a partire dalle squadre corse Ferrari con AF Corse e Kessel a portare il maggior numero di vetture del cavallino.
Non solo Ferrari ma anche tantissime AMG GT3 (con GetSpeed) e McLaren con Optimum Motorsport.
Ancora una volta presente l’iconico V10 5.2 delle Audi R8 GT3 ed il V8 della stupenda Aston Martin Vantage di Street Art Racing.
Tanti team e vetture di primissimo ordine ma anche e soprattutto piloti.
Troviamo infatti Montermini (giusto qualche presenza in F1), Sernagiotto (vincitore della 12H di Sebring e della 8 ore di Portimao nel WEC), Fumanelli e tanti, tantissimi piloti di spicco.
Per quanto riguarda le due gare c’è stato davvero un bello spettacolo, soprattutto con le lotte al vertice dove Team Oregon ha fatto la voce grossa in gara-1.
In gara-2 ritroviamo Team Oregon sempre a podio assoluto tuttavia preceduti da SPS Automotive Performance e dalla 296 di AF Corse.
Gare combattute con distacchi limitati che sicuramente hanno allietato il pubblico presente.
PADDOCK CHIUSO? PESSIMA IDEA
Ecco il pubblico rappresenta una nota negativa.
La decisione di tenere il paddock off-limits ai tifosi rappresenta il grosso neo di questo evento.
Con così tanta bella roba da vedere, con un evento così bello, chiudere il paddock al pubblico è stato delittuoso.
Certo il maltempo di venerdì e sabato mattina non ha di certo aiutato, tuttavia data la mole di auto in pista era lecito aspettarsi di più.
Molti tifosi hanno espresso le proprie rimostranze rispetto alla decisione di tenere il paddock chiuso ed è impossibile dissentire.
Storicamente il bello dei campionati GT è proprio il contatto diretto con il pubblico, con gli appassionati e con i tanti bambini attratti dal sogno della velocità.
Vedere un paddock così spoglio di gente ha fatto sinceramente dispiacere.