Appena prima del “main event” della giornata di domenica riusciamo a fermare per una breve chiacchierata Francesco Simonazzi, uno dei più brillanti talenti a ruote scoperte in circolazione.
Classe 2004, di una simpatia immediata e contagiosa e, soprattutto, estremamente veloce.
Non solo è uno dei volti più in vista del campionato EuroFormula Open ma ha già collezionato due ottime presenze in Formula 3 subentrando nel Team Rodin Carlin a stagione pressoché finita.
Il pilota di Reggio Emilia sta affrontando, sin qua, la sua migliore stagione all’interno del campionato EuroFormula dove occupa la terza piazza a sole tre lunghezze da Cian Shields in seconda posizione.
Una stagione impreziosita dalla vittoria di Portimao (con podio in gara 3)e dai podi di Spa, Paul Ricard e Red Bull Ring, oltre alla già citata parentesi in Formula 3 per i round conclusivi.
Ecco a voi la nostra breve chiacchierata con Francesco Simonazzi, pilota EuroFormula Open in forze al team BVM.
Partiamo subito chiedendo a Francesco un giudizio sulla stagione in corso.
“Partendo dai risultati dello scorso anno, sicuramente molto meglio. Abbiamo fatto un passo in più. A Portimao siamo partiti bene con podio e vittoria.
Unico neo la fase centrale della stagione, durante l’estate, dove in Ungheria mi aspettavo di fare dei risultati buoni e non ho performato al massimo, non riuscendo a passare gli altri e a fare quelle mosse come lo scorso anno con il bellissimo sorpasso a Goethe alla seconda curva, prendendomi il mio primo podio.
Però diciamo che a questo campionato darei un otto. Abbiamo fatto esperienza dall’anno scorso, il nostro primissimo anno, quindi abbiamo dovuto imparare la macchina. BVM non aveva mai fatto altri test nella prima annata.
Poi il cambio delle gomme durante la stagione da Hankook a Pirelli ci ha un po’ scombussolato le carte. Con le Hankook eravamo molto performanti mentre con Pirelli abbiamo fatto più fatica.
Pirelli è una gomma molto morbida con una carcassa difficile da gestire. Adesso però sto recuperando.
Si è visto in Austria dove ero lì lì per giocarmi la vittoria e anche qua (Monza ndr.) sono stato molto vicino.”
La nostra seconda domanda riguarda la difficoltà nel subentrare in un altro campionato (Formula 3 ndr.) a stagione ormai finita, tra difficoltà di adattamento alla vettura, all’ambiente e al campionato.
“E’ stato molto difficile perchè è stato tutto fatto all’ultimo.
Io immediatamente dopo il Paul Ricard ho dovuto prendere un aereo ed andare a Spa, senza avere tempo in mezzo né di fare un simulatore né qualcosa che mi potesse preparare mentalmente per questo campionato ed una macchina con tanti, tanti cavalli. Sono centoquaranta cavalli in più che si sentono tutti.
Preso un po’ di soprassalto ho cercato di fare il massimo usando l’esperienza nell’EuroFormula e ho performato bene.
Certo ho usato al massimo le prove libere per fare più giri possibili sul bagnato per cercare di avvicinarmi.
Son passato da prendere sei secondi, poi quattro ed in qualifica due e mezzo. Comunque piano piano sono dei grandi salti.
In gara poi ho giocato molto di strategia aspettando che fossero gli altri a fare degli errori e poi avanzare di conseguenza. Senza esperienza non sono il pilota che la rischia subito, cercando il tutto per tutto.
Nella prima gara mi sono molto emozionato per questa esperienza e non volevo buttarla subito, però non volevo neppure restare indietro, quindi sono rimasto sempre lì aspettando che facessero gli altri gli errori.
Questo ha ripagato, sia a Spa che a Monza.
Proprio qua a Monza, sapendo che era l’ultimo round, mi aspettavo che tutti si sarebbero buttati fuori o comunque mi aspettavo degli incidenti importanti. Quindi io aspetto e mi muovo. Questo poi ha ripagato arrivando in undicesima posizione.”
Al termine facciamo una chiosa sulla EuroFormula come palestra in vista delle categorie superiori, visto i tanti colleghi che hanno fatto strada nelle categorie superiori.
“Allora è assolutissimamente un’ottima palestra perchè è una vettura molto leggera e manovrabile che ti consente di fare delle finte all’ultimo ed entrare. E’ una macchina che tu riesci a controllare meglio.
Certamente anche l’altra macchina (Formula 3) siccome ha tanti cavalli di conseguenza devi essere molto agile e quindi l’EuroFormula ti prepara bene.”
Ringraziamo Francesco Simonazzi per essere stato ai nostri microfoni ed il team BVM.