A cura di Alessandro Rizzuti.
Nel Q1 non ci sono stati particolari drammi. Verstappen ferma il cronometro sul tempo di 1:16.214, 2 decimi davanti a Hamilton e 3 davanti a Bottas. Primo degli esclusi Tsunoda, davanti alle due Williams e le due Haas, con Russell che manca la Q2 per la prima volta questa stagione e Schumacher che non è sceso in pista a causa dei danni riportati dalla macchina dopo l’incidente di stamattina.
I drammi invece sono arrivati nel Q2. Carlos Sainz perde la macchina all’ultima curva durante il suo primo giro cronometrato, finendo contro il muro e causando una bandiera rossa. Il tempo migliore è di nuovo di Verstappen con 1:15.6 che si qualifica con gomma rossa, al contrario delle due Mercedes che sono le uniche a fare il tempo con le gialle. Secondo Norris, terzo Gasly, mentre Ricciardo finisce undicesimo, continuando purtroppo la sua striscia di qualifiche negative. Eliminati anche Stroll e le due Alfa Romeo, oltre naturalmente a Sainz, che aveva già cinque posizioni di penalità per la sostituzione della power unit.
Nel Q3 è invece Hamilton a mostrarsi subito più veloce, con un tempo di 1:15.419, tre decimi davanti al compagno di squadra e a mezzo secondo dal rivale Verstappen. Nel secondo tentativo le due Mercedes non si migliorano, ma non basta questo a insidiare la loro prima fila e la pole numero 101 del pilota inglese. Verstappen si migliora ma segna un tempo di 1:15.840, che gli garantisce la terza posizione davanti al compagno di squadra Perez, il quale non è riuscito a fare un secondo giro a causa della bandiera a scacchi.