Oggi la Formula 1 ha messo in mostra la sua nuova creazione: la sprint/qualifying race del sabato. Lewis Hamilton parte dalla pole conquistata nella qualifica classica di ieri, ma non parte bene e perde subito la posizione a favore di Max Verstappen. Dopo una lotta tra i due durata addirittura nove curve, il pilota Red Bull prende il volo e allunga sul rivale in campionato. Alla prima curva un contatto tra i piloti della Haas finisce con un testacoda di Mazepin, mentre un contatto tra Russell e Sainz vede quest’ultimo lungo a Brooklands, che retrocede in diciottesima posizione. Nel mentre un furioso Fernando Alonso scala la classifica e recupera dall’undicesima fino alla quinta posizione nel primo mezzo giro.
Finito il primo giro finisce di fatto la gara. Le uniche azioni in pista sono state un testacoda con contatto sul muro alle Becketts per Perez al sesto giro, che lo relega in diciottesima posizione fino alla bandiera a scacchi, e la rimonta di Sainz fino all’undicesima posizione. Alonso alla fine viene superato dalle McLaren e termina settimo. Il “podio”, quindi, vede in ordine Verstappen, Hamilton e Bottas, con Leclerc quarto.
Quindi cosa abbiamo visto oggi? Oggi abbiamo visto la classica gara noiosa di Formula 1, con qualche momento emozionante ma niente di più. Una gara che non ha visto i piloti spingere davvero al massimo com’era nei programmi di Liberty Media, se escludiamo la super partenza di Alonso. Una gara decisa da fattori che il pilota non può controllare, Sainz non ha commesso errori di guida, è stato sfortunato e questo gli ha rovinato la gara di oggi e domani. Ora voi direte “Ma scusa la sfortuna c’è sempre stata anche con le qualifiche classiche”, e avete ragione. Peccato che le variabili esterne del vecchio sabato non sono affatto scomparse, sono solo state spostate al venerdì, e ora un pilota ha molta più probabilità di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
E la sprint race è stata programmata per il GP di Gran Bretagna perché Silverstone è una delle piste in cui è più facile sorpassare. Se dovessero scegliere di tenere questo format per il futuro potremmo ritrovarci con un GP di Montecarlo di 100 giri spalmato in due giorni. E se dovessero scegliere di non applicare il format a tutti i weekend sarebbe peggio, perché si ammetterebbe che c’è un problema di mancanza di sorpassi e lotte in pista con questa Formula 1. Senza contare che in questo caso le statistiche ufficiali sarebbero tutte sballate tra pole con qualifiche normali e pole da sprint race.
Io sinceramente mi sono emozionato molto di più ieri a vedere Hamilton che prende la pole per un decimo facendo un giro quasi perfetto che vedere oggi Verstappen vincere alla prima curva. Però ammetto che una cosa mi è piaciuta: le cor