A cura di Sebastiano Aulino.
Dopo una bella qualifica che ha visto il rosso come protagonista, è arrivato il momento di spegnere il rosso dei semafori e scoprire chi si aggiudicherà la vittoria del Gran Premio dell’Azerbaijan.
Partenza tranquilla, senza incidenti con Leclerc che mantiene la posizione su Hamilton e Verstappen, Gasly purtroppo viene passato da Perez. Sainz tallona da vicino il francese dell’AlphaTauri. Da segnalare la mega rimonta di Giovinazzi che dopo essere partito in ultima posizione, si trova già in quindicesima posizione. Non è nella stessa situazione Norris, che invece si trova in dodicesima posizione, scavalcato anche dal suo compagno di squadra.
Passano solo due giri e Hamilton si prende la prima posizione dopo il lungo rettilineo del traguardo. Il pilota monegasco però non lascia passare Verstappen, che nello stesso punto non è riuscito a passarlo.
Il primo ritirato della gara è Ocon, dovuto alla perdita di potenza da parte della sua power unit.
Dopo essere rimasto a lungo dietro, anche Verstappen riesce a passare Leclerc e adesso si focalizza per rimontare il distacco su Hamilton. Anche Perez riesce a passare il ferrarista.
I due chilometri del rettilineo principale incidono particolarmente su sorpassi del genere, dove con l’aiuto del DRS è praticamente impossibile, per chi viene superato, difendersi.
Sosta per i due piloti Ferrari, che rientrano in nona e undicesima posizione.
Anche Mercedes fa rientrare i due piloti, ma Hamiton viene “penalizzato” dalla vettura di Gasly che sopraggiungeva e che non gli ha fatto abbandonare la piazzola, perciò potrebbe beneficiarne Leclerc.
Sainz nel frattempo rischia grosso, andando lungo in curva 9 con gomma ancora fredda, ma fortunatamente riesce a rimettersi in pista, andando in retromarcia.
Dopo le prime soste, la classifica vede i due piloti Red Bull davanti a Hamilton, seguito da Stroll e Gasly. Vettel pur essendo in prima posizione è l’unico a non essersi fermato, insieme al suo compagno di squadra.
Hamilton sembra soffrire dietro Perez, facendo fatica a trovare uno spazio per passare, dovuto forse al fatto che l’auto deficita nel bilanciamento, cosa che la Red Bull non sembra curarsene. Bottas invece sembra quasi che abbia deciso di effettuare una sorta di diserzione, dovuta a fatto che le chance di rinnovo sono veramente poche, piazzandosi in decima posizione, al limite della zona punti.
Corsa anonima per i piloti McLaren, che rimangono alle posizioni di partenza, non proprio deludenti ma pur sempre sotto le aspettative maturate nelle ultime gare.
Bisogna comunque dire che dopo i numerosi incidenti di ieri, nessun pilota è finito contro il muro, ma hanno usufruito delle vie di fuga, sparse per tutte le curve più cruciali.
Al giro 31, botto incredibile per Lance Stroll lungo il rettilineo principale, con la vettura che si trova quasi in mezzo alla pista. Il pilota però è cosciente, ma ci sono troppi detriti in pista, perciò safety car in pista. Da un’analisi sembra una foratura, ma il pilota dalla comunicazione radio dice che potrebbe trattarsi di altro, forse un cedimento strutturale dovuto al fatto che il pilota stesse guidando con le stesse gomme con cui era partito.
Durante il regime di safety car, Hamilton rimane sempre in contatto col proprio ingegnere, avvertendo lo svantaggio nei confronti dei “tori”.
La pit-lane viene riaperta dopo tre giri e rientrano Giovinazzi, Russell, Alonso e Schumacher. Quest’ultimo però ha avuto dei problemi, in quanto una gomma non era stata fissata, ma fortunatamente i meccanici hanno rimediato in tempo e rimandato in pista il pilota.
La gara riparte, con Vettel che riesce a passare il suo ex compagno Leclerc, con quest’ultimo che tenta il contro sorpasso, rischiando di tamponare il tedesco. Ancora Vettel si rende protagonista di un sorpasso che lo porta in quarta posizione.
La sfortuna si abbatte sul pilota olandese della Red Bull, che si ferma in mezzo alla pista a causa di un cedimento di una gomma, che lo fa ritirare a soli 5 giri dal termine. Deluso, lascia la sua macchina dopo aver scaricato la sua rabbia sulla posteriore sinistra, dandole un calcio.
La gara, dopo un principio di safety car, viene fermata, con tutti i piloti che stazionano in pit-lane, in attesa di sapere se dovranno terminare la gara con gli ultimi 2 giri rimasti o se invece decideranno di concludere la gara.
Dopo venti minuti, la direzione gara ha deciso che la gara riprenderà per due giri dalla griglia di partenza. Una decisione totalmente inaspettata, che non ha mai avuto dei precedenti.
Tutti i piloti hanno cambiato le gomme, utilizzando le soft per questo unico giro rimasto.
Luci rosse che si spengono e la gara riprende con Hamilton che va lunghissimo e rovina una gara. A centro gruppo sono tanti i piloti che se le danno di santa ragione. Gasly all’ultimo giro si prende la terza posizione su Leclerc che adesso deve difendersi da Norris.
Dopo questa piccola ripartenza, è Perez che taglia il traguardo e vince la gara, davanti ad uno spettacolare Vettel e un altrettanto spettacolare Gasly. Fuori dal podio Leclerc che ha mollato anzitempo.
Una gara entusiasmante che ha visto trionfare a squadra che più di ogni altro ha dato un forte segnale di cambiamento. La Red Bull ha saputo gestire in maniera egregia i distacchi dai propri avversari, facendo recuperare a Perez quella posizione che magari avrebbe guadagnato anche sulla pista, in quanto la vettura ha dimostrato di essere perfetta sul piano dell’aderenza e anche sul piano della costanza.
Il messicano ha meritato questo risultato, dopo un anno veramente complicato come il 2020 e dopo un inizio di stagione che ha lasciato presagire che non avrebbe avuto la conferma.
La Mercedes rovina una gara che avrebbe potuto essere importante in chiave mondiale con Hamilton che avrebbe potuto salvare per metà la squadra, in quanto Bottas è risultato essere totalmente assente, posizionandosi fuori dalla zona punti, che sicuramente ha scavato una ferita che difficilmente di marginerà e che, al contrario, si aprirà per molti gran premi a venire.
Ottiene un buon piazzamento anche la Aston Martin con un grande Sebastian Vettel che dopo essere stato eliminato in Q2 ieri, riesce a chiudere sul podio, con una strategia già provata settimana scorsa a Monaco e che ha dato i suoi frutti. Anche Gasly porta in alto la sua squadra, dopo una gara gestita bene e con un livello di concentrazione sempre alto.
Bene ma non benissimo le Ferrari, che chiudono a punti ma lontane dalle posizioni guadagnate in qualifica, d’altronde i problemi di aerodinamica erano prevedibili, come ampiamente dichiarato nelle interviste in apertura di weekend.
Adesso ci aspetta una settimana di stop, ma ci ritroviamo il 18 giugno per andare a Le Castellet, per il Gran Premio di Francia.