La nuova Ferrari F80 ha sicuramente lasciato a bocca aperta tutti gli appassionati per il suo design, ma è sotto l’armatura che dà il meglio di sè, un vero e proprio mostro di tecnologia.

Premessa. Ho iniziato a coltivare la passione per la dinamica del veicolo nella squadra corse universitaria, il Polimarche Racing Team, basando la mia tesi sull’ottimizzazione topologica e la produzione tramite stampa 3D dei rocker di una monoposto da formula. L’obiettivo era la riduzione dei pesi senza andar ad alterare l’affidabilità strutturale dei componenti meccanici molto sollecitati.

Ora, la F80 è la prima Ferrari ad utilizzare la tecnologia di manifattura additiva su auto stradali, oltre ad implementare i modelli con innovazioni direttamente derivanti dalla Formula 1.

OTTIMIZZAZIONE TOPOLOGICA

La casa del Cavallino dimostra che uno dei metodi di ottimizzazione strutturale in forte sviluppo in ambito automobilistico è l’ottimizzazione topologica. Gli studi effettuati con software di ultima generazione consentono di cercare la geometria e la distribuzione migliore di materiale all’interno dei componenti, garantendo le prestazioni meccaniche. Oltre alle tecniche di produzioni tradizionali, il grande vantaggio è
quello di poter applicare quelle additive tra cui appunto la stampa 3D.

Crediti: Ferrari

La funzione del rocker è quella di collegare telaio, smorzatore, (antirollio non presente) e gruppo ruota.  

MANIFATTURA ADDITIVA

Questo processo si differenzia dalla sottrattiva perché prevede la creazione del componente attraverso la sovrapposizione di strati piccoli di materiale e i vantaggi sono diversi:

  • i materiali usati sono vari e con varie proprietà (es. ceramica, plastica, metallo);
  • lo scarto è minino, di conseguenza ci sono meno sprechi e minor consumi;
  • posso esser realizzati componenti con forme e geometrie complesse.

La stampa 3D metallica è in costante sviluppo, il materiale è in polvere e viene unito a dei collanti durante la stratificazione. Il tutto viene poi cotto e se necessario lavorato e rifinito ( nel caso in cui vi sia la rimozione dei supporti per la stampa).

TELAIO E SOSPENSIONI F80

Il peso totale della vettura si attesta sui 1525 kg grazie anche al telaio multimateriale, che significa?

Il tetto e la cellula di sicurezza sono realizzati in carbonio e materiali compositi, i sottotelai anteriore e posteriore invece in alluminio, questo perchè in caso di impatto le energie assorbite dai vari componenti posso esser diverse.

Crediti: Ferrari

La vera meraviglia di quest’auto è il sistema sospensivo a doppio quadrilatero completamente ridisegnato rispetto quello della Purosangue, e come ciliegina sulla torta, il controllo dinamico indipendente.

Il punto di forza è l’adattabilità del sistema che garantisce in pista adeguata rigidezza e minor variazione dell’altezza del veicolo, ed in strada confort di guida anche su pavimenti con asperità.

Il controllo dinamico ottimizza l’altezza del baricentro e mette in comunicazione la dinamica del veicolo con l’aerodinamica attiva.

Soprattutto in curva ed in frenata, entrambi bilanciano i trasferimenti di carico in tempo reale, garantendo sempre la massima tenuta sugli pneumatici.

Questo sistema introdotto ha il nome di SCC (Slide Slip Control) nella versione 9.0.

Anche l’impianto frenante è nuovo ed è stato interamente sviluppato con Brembo. Le fibre di carbonio presentano una forma allungata per ottimizzarne la resistenza e la conducibilità termica, inoltre sono rivestite da carburo di silicio per aumentarne la resistenza ad usura.

Crediti: Ferrari

Sarà sicuramente un piacere vederla in pista o in strada, intanto, se volete sognare un pò, potete configurare qui la vostra Ferrari F80.

Di Giuseppe Di Florio

Ingegnere meccanico in ambito metalmeccanico. Appassionato di motorsport fin da piccolo, ho lavorato in formula SAE come dinamico del veicolo e successivamente nel Campionato Italiano Rally Terra. Sono entrato nella famiglia di ItalianWheels.net nel novembre 2021 come redattore e social media manager.

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