Nei giorni scorsi sono stati rilasciati le Balance of Performance delle hypercar per la prossima tappa del WEC, la Lone Star Le Mans.

Fonte: FIA

Dalla tabella emerge un dato importante, ovvero la doppia penalizzazione della Toyota GR010 sul piano della zavorra e della potenza massima. L’auto giapponese infatti si vede ingrassata di 5kg, perdendo al contempo ben 9kw di potenza massima generata dalla power unit. Il risultato è che la Toyota è nuovamente l’auto più pesante e meno potente in pista.


D’altro canto la GR010 ottiene un boost di potenza di quasi il 5% sopra i 250 km/h, permettendole di difendersi meglio sul lunghissimo rettilineo del circuito di Austin.

La scure del BoP, anche se dalla lama sdentata, colpisce anche le Porsche 963. 2kg in più e 3kw in meno per il marchio che completava il podio a Interlagos. Nessun cambiamento sopra i 250 km/h rispetto all’ultima gara.

Ph: Pino Colacicco Motorsport

Più clemenza riceve la Ferrari: meno 3kw ma anche 5kg più leggera rispetto al Brasile. La differenza di peso con le mastodontiche Toyota è di ben 10 kg ormai, e solo più 2 kg in più rispetto a Porsche, una differenza che potrebbe rivelarsi importante nei settori più guidati del tracciato.


Le 499P però vedono ancora ridotta la capacità del serbatoio virtuale, che ora conta un massimo di 901 Mega Joule utilizzabili in uno stint (contro i 906 di Porsche e 907 di Toyota).

Ph: Pino Colacicco Motorsport

Il BoP prevede una cura fortemente dimagrante per BMW (-7 kg), Alpine (-9 kg) e Peugeot (-14 kg). Così lo scettro di auto “maggiormente favorita” dal BoP resta a Lamborghini: 520 kw per 1030 kg, il minimo assoluto per una hypercar.

Ph: Pino Colacicco Motorsport

Come al solito l’obiettivo di FIA e ACO è quello di livellare il più possibile le prestazioni in pista, stavolta andando a ridurre il grande vantaggio che Toyota aveva dimostrato in Brasile.

In questa ritrovata Austin per la Lone Star Le Mans tutto è in discussione!

Foto Copertina: Pino Colacicco

Di Alessandro Rizzuti

Laureato in storia e bassista metal a tempo perso, fermamente convinto che sotto le sei ore si parla di gare sprint. Ogni tanto faccio qualche articolo ironico, sperando di essere divertente almeno su internet.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *