A cura di Cristian Vaga.
Difficile dare un parere oggettivo alle due grosse immagini di ieri, ad Aragon: giro 1, Marc Marquez che va a stendere Quartararo in piena uscita, praticamente fermo in mezzo alla traiettoria del francese. Dopo con un altro pilota Honda, Nakagami, a cui va pure peggio: due dita lesionate di brutto, e circa mezza griglia dietro di lui che poteva investirlo. E già con questi dati, la domanda sorge spontanea: è tornato il Marc Marquez del passato, nel bene e soprattutto nel male?
Sono ormai tre anni che Marc fa praticamente delle wild card nel corso della sua lunga convalescenza post Jerez 2020: ne ha pure vinta qualcuna come l’immancabile Gran Premio in Germania, ormai giardino di casa sua. Una storia romantica di un ragazzo ormai adulto, quasi prossimo ai 30 anni, che cerca di superare ogni ostacolo e vince. Talmente romantica che non si notano i piccoli dettagli e gli episodi di poco conto, attuali o passati, fino a quanto accaduto ieri: passi la bravura innata di Quartararo, ma non credo che un 8 volte campione del mondo non sappia dove dare la manata di gas. Ed è inutile appellarsi al traffico davanti: al primo giro si è sempre tutti attaccati.
Ancora peggio la staccata e il contatto assolutamente privo di senso con Nakagami: sembrava quasi che Marc seguisse traiettorie sue girando da solo a pista libera, senza nessun altro in giro, come in una prova privata. Diamo naturalmente il beneficio del dubbio, specie visto che si è ritirato pure lui dopo pochi giri. Tuttavia, si spera siano stati veramente incidenti di gara, e non mancanza di cura o di rispetto per gli avversari.