A cura di Cristian Vaga.
(Qui la parte prima del racconto)
Continua il mio/nostro viaggio in quello che è stato il Motoestate 2021: oggi vi porto in una terra non lontano dalla mia, dove ho preso per mano una passione.
DAY 3 – AUTODROMO TAZIO NUVOLARI DI CERVESINA
L’11 luglio è una data particolarmente significativa per questo diario del MES-tiere: non c’era in programma nessuna gara, perché il Motoestate sarebbe sceso in pista solo la settimana successiva. E allora che ci facevamo io e Davide Achille (caporedattore di ItalianWheels.net, N.d.R.), con seicento gradi all’ombra, nel mezzo della campagna pavese? Semplice: provavo a salire per la prima volta in moto.
Abbiamo avuto modo di conoscere già a Varano una persona veramente speciale, Andrea Tomio: Andrea è un rider professionista, decorato da diversi titoli nazionali e apparizioni anche di rilievo nel CIV; e oltre a questo palmares, è al contempo istruttore di guida. Sapete che ho un debole per le due ruote, tanto che ho deciso di intraprendere questo viaggio su IW per poter parlare e scrivere di moto: tuttavia, ero il “redattore senza sella” e, a parte minimissime esperienze di un pomeriggio su un Liberty 125, la mia esperienza su una moto seria era pari a zero. Andrea è riuscito nell’impresa di farmi fare due giri completi di un tracciato su una Tianda TDR 300. Poco importa se era una pista di minimoto e la velocità media si attestasse sui 10 km/h (con punte di 17 km/h in terza), accendere una moto, sentire come prova a correre via, e vedere il mondo da dietro una visiera sono state emozioni impagabili.
DAY 4 E 5- AUTODROMO TAZIO NUVOLARI DI CERVESINA
La settimana successiva IW è tornata sul Tazio Nuvolari, stavolta per le corse! Durante un sabato tutto sommato rilassato ho avuto la possibilità abbastanza rara di poter mostrare ad una persona a me cara cosa sia il motorsport: la mia fidanzata ha deciso di imbracciare il “treppiedi da guerra di IW” (uno stand per cellulari comprato appositamente per il MES, N.d.R.) e di seguirmi in un’avventura dentro al motorsport. Per me è stato abbastanza normale come giornata, sono anni che seguo il motorsport e ho avuto modo grazie al Motoestate di viverlo in prima persona: ma lo stupore, l’emozione e la felicità che gli occhi della mia fidanzata hanno sprigionato nel vedere in pista delle moto a tutta velocità sono stati attimi impagabili e che nessuno potrà portare mai via ai miei ricordi.