A cura di Davide Achille e Claudio Boscolo.
Agli albori degli anni ’90, precisamente nel 1991, debuttò nel mondo della Formula 1 il Modena Team. Con la volontà della Lamborghini, già fornitrice di motori all’interno del Circus, di portare una “propria” vettura nel mondiale e dietro l’impulso del finanziere messicano Fernando Gonzales Luna, fu incaricato l’ingegner Mauro Forghieri, ex progettista della Ferrari e membro della Lamborghini Engineering, di progettare la nuova monoposto. Spinta dal propulsore Lamborghini V12 e da un’aerodinamica innovativa, la vettura della scuderia italiana fu però progettata e costruita con un budget limitato, a causa della misteriosa scomparsa del finanziere messicano.
Nonostante tutto Forghieri e la sua squadra d’ingegneri riuscirono a mettere in pista la vettura del neonato Modena Team per la stagione 1991 con Mauro Baldi come collaudatore, quest’ultimo eseguì i primi test della vettura a Imola. I due piloti titolari della scuderia modenese furono: l’italiano Nicola Larini, futuro campione DTM, e il belga Eric van de Poele, vincitore per ben cinque volte della 24 ore di SPA. La monoposto, denominata “Lambo 291”, debuttò a Phoenix mettendo a segno un ottimo settimo posto con Larini mentre Eric van de Poele non riuscì a passare le pre-qualifiche.
Nonostante l’inizio abbastanza promettente, la vettura non riuscì a ottenere risultati convincenti: si qualificò per soli sei gran premi in totale con la grande occasione capitata al pilota belga, il quale a Imola occupò la quinta posizione per buona parte della gara fino all’ultimo giro, dove per problemi tecnici fu costretto al ritiro. Nella seconda parte della stagione i risultati furono altrettanto disastrosi: Eric van de Poele non fu mai in grado di qualificarsi per la gara e Larini solamente per quattro gran premi, conclusi in posizioni di rincalzo oppure con il ritiro. Al netto degli 0 punti in 16 gare e della disastrosa situazione economica, la scuderia si indebitò pesantemente durante la stagione costringendo la Lamborghini Engeneering a bloccare lo sviluppo e la fornitura dei motori alla scuderia di Modena, nonostante il progetto di una nuova vettura per la stagione successiva.