Siamo nel post gara di una (ancora) calda Monza quando, tramite l’abile PR Samuel Bombieri, riusciamo ad effettuare una splendida chiacchierata con Carlo Tamburini, pilota e volto di Maserati nel campionato GT2 del GTWC.

Un volto vincente, capace di riportare il marchio del Tridente sul gradino più alto del podio dopo molti anni in una competizione sportiva all’inizio di questa stagione.

D’obbligo allora chiedere, a questo velocissimo ragazzo, cosa voglia dire essere il volto di Maserati e vestire il Tridente in gara.

“Direi che è un onore, chi se ne intende di corse e motorsport sa che è un brand storico probabilmente anche più storico di Ferrari che qua in Italia conoscono tutti. In Maserati c’è una grandissima storia sia in F1 che in Gran Turismo.

Proprio la MC20 va a riprendere la gloriosa MC12 sia nel suo comparto agonistico che stradale. Proprio oggi avrò l’onore di fare il primo giro sulla GT2 Stradale che è un modello che sta a metà strada tra la MC20 “di tutti i giorni” e la nostra da corsa. Sicuramente è speciale ed è stupendo che sia stato io il pilota che ha riportato Maserati alla vittoria in Aprile. Pilota italiano, brand italiano è quello che ci serve.”

Parlando della MC20, andiamo a scoprire le sensazioni riguardo questa splendida vettura.

“La macchina mi ha dato subito tanta fiducia, avendo telaio monoscocca, motore centrale è tipicamente una configurazione che regala molta confidenza al pilota. Ha tantissima potenza, son 630 CV, quasi un centinaio in più rispetto alle GT3 che magari sono più conosciute. Il V6 turbo Nettuno è tanto divertente.”

Andiamo poi ad affrontare una questione un po’ peculiare riguardo la categoria, il GT2, che non riessce al momento a fare breccia agli occhi del grande pubblico.

“Sicuramente la figura del GT2 moderno è qualcosa che esiste da poco, è molto più recente rispetto al GT3 che comunque, tra cambi di nome, esiste da vent’anni.

È una categoria che si concentra di più sulla figura del “gentleman driver” questo magari attrae meno certi appassionati che vorrebbero vedere solo i pro.

Io sono qua per gli equipaggi PRO-AM per aiutare i gentlemen a migliorare, secondo me è un campionato che ne vale la pena.

Comunque il numero di vetture non è alto ma le gare sono molto combattute.

Ci sono tanti sorpassi e spero che sia una categoria in crescita.

So che ci sono altri brand interessati e spero che continui a crescere.

Alla fine i gentlemen sono le persone che permettono ai ragazzi come me di poter correre in queste categorie.

I budget sono spesso proibitivi e loro ci danno una grossa mano assieme agli sponsor.

Dopo il grande successo di oggi però si guarda a domani, una gara meno semplice di quella odierna.

Infatti a causa di alcuni problemi in qualifica Carlo Tamburini e Luca Gorini partiranno dal fondo dello schieramento.

“Domani bisogna attaccare ma senza fretta.

Sappiamo tutti che la prima variante è piuttosto delicata, bisognerà fare con calma.

Oltretutto il mio gentleman è uno dei più veloci se non il più veloce questo week-end. Io farò il mio, lui farà il suo senza bisogno di strafare.

Una vittoria ormai l’abbiamo portata a casa.”

Ora facciamo un passo indietro, una piccola digressione sugli esordi e sulla nascita della passione di Carlo Tamburini.

“Un po’ come tutti ho iniziato dai Kart, la passione mi è stata trasmessa da mio papà che non ha mai potuto correre.

Però essendo appassionato e portandomi in pista, poi giornali e riviste del settore mi sono appassionato.

Da lì tutta la trafile con le formule minori fino all’approdo in GT, per lo più a causa del budget.”

Un grande grazie a Samuel e Carlo per la disponibilità e l’intervista.

Foto articolo e copertina: Giulia Ferola.

Di Claudio Boscolo

Appassionato di endurance da quando ho memoria, innamorato perso della Panoz Esperante e nostalgico della Jordan e della Jaguar in Formula 1. Cantastorie di piloti e di gare, all'occorrenza team principal dell'ItalianWheels Racing Team.

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