A cura di Umberto M. Moioli.
Con le conseguenze della stupida presa di posizione nei confronti della guerra russo-ucraina, l’economia europea versa in condizioni non rosee e l’Italia, già fanalino di coda dell’Unione, si ritrova ancora una volta in uno stato quasi disperato. Inflazione alle stelle, prezzi del gas e dell’elettricità mai così alti ed in un clima economico già così ampiamente compromesso, il Comune di Milano, tecnicamente centro dell’economia del nostro Paese, ha deciso proprio adesso di rendere ancora più difficile la vita dei cittadini.
Lasciatemi dire, in questo articolo-sfogo, che se i cittadini milanesi sono già ormai da anni “vittime” di un Comune che altro non fa che rubare soldi (ricordiamoci il famigerato “Palo 11”), la scellerata amministrazione Sala ha deciso di fare il passo successivo, introducendo dal’1 ottobre 2022 il divieto di accesso anche all’Area B per i veicoli diesel pure Euro 5, macchine con tecnologia recente che secondo il programma nazionale non sarebbero dovute essere oggetto di limitazioni fino al 2025. Ma non basta: chi entrasse per la prima volta in Area B con un veicolo che non possiede le carte in regola sarà soggetto ad una multa compresa tra 163 e 658 euro. Due infrazioni nell’arco di due anni comporteranno anche alla sospensione della patente da 15 a 30 giorni.
Il blocco delle Euro 5, infatti, rappresenta un disastro assoluto essendo il parco-auto circolante nell’hinterland milanese di quasi mezzo milione di vetture, specialmente di lavoratori che a Milano devono entrare per andare a lavorare. E tenete presente che la maggior parte di quei pochi e disgustosamente costosi parcheggi adiacenti alle fermate della metropolitana sono anch’essi all’interno dell’Area B, il che significa che i suddetti lavoratori avranno vita ancora più dura se non troveranno le risorse per cambiare delle macchine perfettamente funzionanti in un momento storico in cui spendere soldi a caso non sembra un’opzione così intelligente e lungimirante.
Il Comune di Milano (“schifoso” . cit. Via Brombeis) non ha infatti voluto sentire ragioni neppure quando ai piani alti dell’amministrazione regionale della Lombardia è stata mossa la richiesta di posticipare questi divieti a causa della straordinaria situazione d’inflazione economica a cui i cittadini devono far fronte. Il “NO” della giunta è stato secco. Loro vanno avanti per “salvare l’ambiente” di una città dalla quale il verde è completamente sparito. (Eh… ma i nuovi palazzi in continua costruzione sono eco-sostenibili. Greta e la Madonnina approvano.)
“Ma io ho comprato l’auto ibrida, così non pago”… Beh, sappiate che anche per questa categoria il giochino è finito: dal 1° ottobre 2022 anche le auto ibride con emissioni di CO2 superiori a 100 g/km saranno soggette al pagamento del balzello di quel Comune di filibustieri di dovrebbero invece essere i paladini delle “politiche sociali”. E non crediate che pure le auto elettriche (che dato il caro-elettricità ora hanno un costo gestionale più alto delle auto a benzina) saranno intoccabili ancora a lungo. È solo questione di tempo e pure quella categoria verrà messa sotto torchio.
E nel resto d’Italia? Per ora niente. Come sempre i più tartassati tra prezzi, tasse , divieti, burocrazia scellerata e decisioni di m***a sono sempre i cittadini della Lombardia che devono fare i conti con amministrazioni guidate da zero buon senso.