A cura di Claudio Boscolo e Matteo Arrigosi.
Due parole: che bello!
Finalmente dopo un anno, quasi, di stop si torna a mettere le ruote in pista per la prima tappa del Campionato Italiano Gran Turismo alla guida di una delle due Cayman di Ebimotors in equipaggio con Sabino De Castro.
L’entusiasmo è davvero tanto e fa da subito a pugni con il paddock semi deserto e gli spalti vuoti.
Il programma della mattinata è molto fitto e ci aspetta la prima sessione di prove libere.
Non è facile prendere subito confidenza con la vettura perché c’è un po’ di ruggine da togliere però passo dopo passo, giro dopo giro il cronometro migliora la sua risposta così come migliorano i miei tentativi di raggiungere il limite.
Il secondo turno di libere porta con sé un miglioramento di grip in pista e di conseguenza anche più confidenza e più fiducia nell’aggredire i cordoli per limare quei decimi necessari per migliorarmi.
Il venerdì si archivia con una P4 e una P2 di classe che comunque ci lascia piuttosto fiduciosi per le qualifiche e la gara.
Il sabato invece porta con sé i grandi dubbi metereologici: pioverà o no?
Le prime qualifiche, alle ore 11:05, le svolgerà Sabino mentre a me spetteranno le quali due alle 11:30.
Fortunatamente la prima sessione si conclude senza particolari intoppi con Babini a siglare la pole per l’altra vettura di Ebimotors e la nostra in seconda posizione.
Arriva poi il mio turno di infilare guanti e casco per dare la caccia al tempo, non prima di aver maledetto il meteo per il mezzo scroscio di pioggia in arrivo.
Decidiamo comunque di uscire con le slick per tentare il risultatone e sfruttare gli ultimi barlumi di pista asciutta.
È proprio nell’out lap che la pista inizia a bagnarsi quel tanto che basta per portare la Gt3 Cup di Riva pesantemente a muro costringendomi ad evitare pezzi di Porsche ovunque ed essere evitato dalla M6 lanciata per prendere la variante della Roggia a tutta.
Red Flag e tocca rientrare per cambiare gli pneumatici.
Montiamo le rain per affrontare il turno e giustamente smette di piovere.
Decidiamo comunque di affrontare la sessione rimanente con il treno di gomme montato e andare fino in fondo.
Nonostante tutto riesco a portare la Caymanina in terza piazza dopo aver preso la parabolica con così tanta nonchalance da essere quasi finito in sopraelevata.
P3 strappata all’ultimo respiro e, ovviamente, il target è recuperare più posizioni al via possibili.
Arriva così il momento di gara 1 che vede allo start Sabino tuttavia la pioggia torrenziale costringe la partenza dietro safety car e, nonostante tutte le vetture accodate a velocità ridotta, una Ferrari gt3 prende una pozza in pieno rettilineo principale stampandosi sulle barriere causando la bandiera rossa.
Le condizioni di pista, nonostante fossero già proibitive dalla gara precedente delle M2 Cup, non hanno dato un minimo accenno di miglioramento e, anzi, sono andate a peggiorare sempre di più.
Dopo mezz’ora di trattori in pista a spazzare il mare, letteralmente, la direzione gara decide di rimandare a domani mattina alle 9:10 gara 1.
Così sia.
La sessione di gara 1 di domenica riprende da dove ci eravamo lasciati ieri.
La pista è ancora umidiccia quindi il dubbio vero e proprio resta su quali gomme montare. La direzione presa è quella della prudenza: si partirà con le rain.
Finalmente luce verde, partenza lanciata e Sabino riesce subito in un ottimo spunto che lo porta in testa nelle Gt4.
Ci giochiamo la prima posizione con la nostra gemella e, quando prendo in mano la vettura dopo il pit e cambio gomme (dalle rain alle slick) mi trovo in seconda posizione nel traffico.
La pista comunque presenta alcune chiazze umide soprattutto alla Biassono rendendo molto difficile controllare la vettura al limite.
Nonostante ciò provo a recuperare più tempo possibile da Di Giusto che però arriva per primo alla bandiera a scacchi.
Prima gara dopo un anno, primo podio di giornata. Questa domenica sembra essere partita col piede giusto.
Dopo la “festa” del podio, se così si può chiamare causa restrizioni covid è ora di rilassarsi in attesa di gara 2 che si terrà alle 15:30.
Scoccata l’ora X è il mio turno di partire e il piano dello start è abbastanza semplice: partenza a razzo per passare subito la Mercedes davanti e stare lì con la vettura di Di Giusto e sorpassarlo alla prima occasione.
Alla bandiera verde credo di aver dato fondo alla miglior partenza della mia carriera e riesco a bruciare subito la Mercedes sfruttando il varco lasciato aperto per poi sfruttare l’esterno della prima variante per infilare la vettura gemella di Ebimotors.
P1 dopo la prima curva ed è subito lotta con la verdona guidata da Di Giusto per prendere quel margine di sicurezza.
Le prime tornate in testa sono rese particolarmente ardue anche dalla presenza di una Lamborghini super Trofeo che non voleva saperne di andare avanti, causandomi grande difficoltà nel trovare il passo per staccare il gruppone di GT4 attacato al mio retro.
In mio aiuto viene una Ferrari 488 Challenge che nel traffico dei doppiaggi si frappone proprio tra me e Di Giusto causando un bel gap di 3 secondi che sono riuscito a mantenere fino al rientro al pit per il cambio pilota e gomme.
Lasciata la vettura in mano a Sabino cerco di prendere fiato dopo il mio stint e resto ad osservare il mio compagno battagliare con il sempiterno Babini che dimostra ancora una velocità clamorosa e una grande esperienza.
A sfangarla, alla fine, è proprio il pluri partecipante alla 24 Ore di Le Mans.
Non ci resta che accontentarci di un’altra ottima seconda piazza che fa morale e soprattuto essere felici per aver finalmente rimesso le ruote in una competizione dopo un periodo così lungo.
Fotografie a cura di A/G PHOTO.