A cura di Renato Torri.
Michael Dunlop ha dominato la prima disputa sull’isola d Man. La classe Supersport si inchina ad un pilota che ha letteralmente disegnato il tracciato a bordo della sua Yamaha. Briciole per gli avversari, incapaci di rispondere al ritmo imposto dal padrone assoluto della gara.
Velocissimo già nel corso delle prove, Dunlop ha ribadito la sua superiorità tra le Supersport, impressionando gli avversari per il feeling incredibile mostrato con la moto. Dopo una partenza bruciante, al termine del primo giro, il centauro statunitense ha portato a sette secondi il proprio vantaggio su Dean Harrison, controllando la situazione anche nell’unica sosta in programma.
Malgrado un pit da incubo, Dunlop ha gestito al meglio la pressione e recuperato agevolmente lo svantaggio accumulato. Ripreso il ritmo di gara, il dominatore ha accumulato un vantaggio superiore ai 10 secondi.
Pagina storica per il TT. Il pilota migliore siede su un mezzo stratosferico. Gli amanti delle statistiche hanno, però, evidenziato che “Mickey D” non è riuscito a raggiungere la velocità di punta massima sul circuito. La seconda gara sarà l’occasione giusta per polverizzare un record mancato. Con Dunlop alla decima affermazione tra le Supersport al Tourist Trophy, la lotta per la seconda piazza ha riservato un clamoroso colpo di scena.
Grazie ad una tornata conclusiva conclusa a 129 mph di media, Peter Hickman ha scalzato il temibile Dean Harrison, beffato per soli 394 millesimi! Duro colpo da digerire per il pilota britannico, che incredulo ha visto sfrecciare il suo avversario. Il gradino più basso del podio è stato conquistato da Jamie Coward, che ha preceduto un redivivo James Hillier.
L’Italia può sorridere. Stefano Bonetti, in sella alla Yamaha R6 del Gomma Racing, ha concluso in diciannovesima posizione. Poco male.
Il primo atto del Tourist Trophy celebra Michael Dunlop, autore di una gara memorabile. Il centauro britannico ha raggiunto il ventiduesimo successo assoluto all’Isle of Man TT, a meno uno dalle 23 affermazioni di John McGuinness e meno quattro dal primato di 26 vittorie del compianto zio Joey. Buon sangue non mente.