A cura di Renato Torri.
Terminate le sessioni di qualifica, la competizione di scena presso l’Isola di Man è pronta ad emettere i primi verdetti. L’attesa lascia il posto alla volontà di lasciare un segno intangibile, che aggiornerà l’albo d’oro.
Si parte, quindi, quest’oggi con le prime gare delle categorie Superstock e Sidecar. Per le bicilindriche carrozzate quest’edizione assume una rilevanza notevole, dato che ricorre il centesimo anno di presenza al Tourist Trophy.
L’ultimo sprint di qualifica ha visto Michael Dunlop sugli scudi. Il campione uscente si conferma l’uomo da battere. Il centauro stelle e strisce ha sfoderato una prestazione spaventosa, che lo ha visto battere il record sul giro del TT: 16:42.189, per una velocità media pari a 220 km/h. La sua Honda CBR1000RR, del Team Hawk, leggiadra e sinuosa ha mostrato buona trazione in curva e massima accelerazione in rettilineo. Il rivale “amatissimo”, Peter Hickman, non è rimasto a guardare. Il guanto di sfida è lanciato.
Deciso a dare battaglia, il britannico ha strappato un memorabile secondo tempo in griglia. Se le premesse delle prove verranno rispettate, sarà altamente probabile un duello tra Peter Hickman e Michael Dunlop: 21 vittorie al TT per quest’ultimo e 9 per il mattatore dell’edizione passata.
Stefano Bonetti, uomo di punta del Circus nostrano, non è riuscito ad andare oltre una decima piazza che delude i fan italici. Le icone al TT sono sempre temibili.
I vecchi leoni ruggiscono impavidi: John McGuinness, a 51 anni, con la media di 131,003, ha strappato il sesto tempo davanti a motociclisti possenti come Rutter o Hillier.
Le nuove leve arrancano. Quest’anno il format si rinnova. Ci saranno due gare per ciascuna categoria, quindi tutti i piloti avranno la possibilità di giocarsi la vittoria. In attesa di duelli corpo a corpo da mozzare il fiato, la parola passa alla pista.