A cura di Cristian Vaga.
Buona la prima, se così possiamo dire, per il circuito indonesiano di Mandalika, che ieri ha ufficialmente esordito nel calendario del Motomondiale. Il tracciato sito poco lontano da Lombok ci ha riservato tre gare molto diverse fra loro, ma tutte validissime a mio avviso.
Della MotoGP salta subito all’occhio la straordinaria forma che KTM ha trovato finora la domenica: secondi all’apertura del mondiale in Qatar grazie a Binder, gli austriaci trovano la vittoria in Indonesia con Oliveira, straordinario alla partenza e sempre chirurgico sul bagnato. Yamaha si risolleva un po’ dopo il mezzo disastro del Qatar, mettendo Quartararo secondo e mettendo in tutto tre moto nella Top10 (si arrende a problemi tecnici solo Dovizioso). Ducati ancora indecifrabile: Ducati Gresini mantiene la testa del mondiale riders con Enea Bastianini (P11 ieri), Ducati Pramac mette Zarco a chiudere il podio in P3, e Ducati Factory si salva solo grazie a Jack Miller, con Bagnaia che arranca e porta a casa dall’Indonesia un solo punto.
In Moto2 è andata in scena una delle gare più belle e assurde che abbiamo visto negli ultimi tempi: a spuntarla davanti a tutti è infatti colui che non ti aspetti, che a momenti nemmeno sapevi fosse in Moto2. Somkiat Chantra vince la sua prima gara nel motomondiale e diventa il primo pilota thailandese della storia a raggiungere questo obiettivo. Sul podio con lui finiranno un solidissimo Celestino Vietti e un altrettanto solido Aron Canet: e sono proprio questi due piloti, uno nel team di VR46 e l’altro che corre per Sito Pons, che si stanno dando battaglia in questo inizio di 2022. Ancora un po’ di difficoltà per Pedro Acosta; il più atteso del 2022 finisce nono, pian piano si abituerà.
Se Acosta deve abituarsi alla Moto2, noi ci siamo abituati a vedere Ayumu Sasaki e Deniz Oncu fare manovre insensate e pericolose in quel della Moto3: se per il turco stavolta non succede nulla di grave a parte farci sobbalzare qualche volta, il giapponese è artefice del ko di Andrea Migno all’ultimo giro. La gara la vince un imperante Dennis Foggia che fin dal primo metro decide e fa capire a tutti che ne ha decisamente più degli altri. Sul podio con lui Izan Guevara e Carlos Tatay: quest’ultimo partiva in pole e ha dovuto pure scontare un long lap penalty, finendo indietrissimo per buona parte di gara.
Altra settimana di pausa, e dall’Indonesia si andrà in Argentina, per tornare a correre sul circuito a Termas de Rio Hondo. Appuntamento il 3 aprile!