A cura di Pietro Di Spaldro.
Cari amici di ItalianWheels.net siete pronti per leggere il pagellone della prima gara dell’anno della MotoGP?
È innegabile dire che le attese alla vigilia erano tantissime a seguito del passaggio di Jorge Lorenzo alla Honda che ha generato un effetto domino a livello di mercato piloti, stravolgendo i roster tranne alcuni casi. La prima gara dell’anno ha rispettato le attese degli appassionati regalando emozioni uniche e divertimento dal primo all’ultimo giro.
Pertanto il primo voto va alla gara stessa che è stata da 10 e lode perchè siamo stati col fiato sospeso dal primo all’ultimo giro e abbiamo visto i grandi campioni (Dovi, MM93, Valentino) lottare con i denti con alcuni outsider che forse è anche ingiusto definirli tali.Se queste sono le premesse per questa stagione, allora ci divertiremo tantissimo, in barba a chi dice che la MotoGP è noiosa.
Però, dai, bando alle ciance e iniziamo a dare i voti che potrete commentare su Facebook o su questo stesso post.
Dobbiamo per forza iniziare da lui, il vincitore della gara, ANDREA DOVIZIOSO, che si merita un bel 10 e lode sia per essere salito sul gradino più alto del podio che per aver resistito dal primo all’ultimo giro agli attacchi di Márquez e di Rins. È pur vero che le prime 3 gare non dicono nulla su come verrà indirizzato il mondiale, ma come si dice “se il buongiorno si vede dal mattino”, allora quest’anno il numero 04 potrà togliersi tantissime soddisfazioni ed ambire a qualcosa di più del secondo posto in generale.
Ora tocca a MARC MÁRQUEZ, il Leo Messi delle due ruote, l’alieno capace di vincere le gare con delle robe da PlayStation, che si merita un bel 9,5 per aver fatto una grande gara e aver mostrato che, in quanto a talento puro, è sempre lui a dettare legge. Per tutta la gara riesce a dare il ritmo a chi gli sta davanti e chi gli sta dietro e tenta di tirare fuori il suo marchio di fabbrica, ossia lo stare alle calcagna del pilota di testa e di mandarlo dallo psicanalista con un sorpasso folle all’ultimo giro. Questa volta l’impresa gli è riuscita a metà, ma non finirà qui. Adesso avrà a disposizione due gare in circuiti (Termas de Río Hondo e Austin) in cui si trova a suo agio e lì saranno dolori per tutti. Per ora non merita il massimo solo perchè non ha vinto la gara.
Rimanendo sul podio, troviamo CAL CRUTCHLOW che merita un bel 9 perché, zitto zitto, disputando una gara attenta e precisa porta a casa un terzo posto d’oro per il team di Lucio Cecchinello. È un risultato di pregio che spero sia solo il primo di una lunga serie per quest’anno così che la gente si accorga di aver sottovalutato per tutti questi anni un pilota che meriterebbe ben altra considerazione.
Proprio giù dal podio, ed è un peccato, c’è ALEX RINS a cui io do un bel 9,5 perchè ha disputato una gara incredibile: è partito dalla decima posizione, è arrivato a comandare la gara lottando contro moto che avevano molto più motore e che sul rettilineo del traguardo gli davano anche 15-16 km/h di distacco. È senza dubbio il pilota che più mi ha impressionato oggi e non nego di averlo tifato perchè aveva fatto una rimonta pazzesca. Se la Suzuki riuscirà a mettersi in pari a livello di prestazioni con Honda e Ducati… Beh, Dovi e Marquez sono avvisati. L’impressione è che non abbiamo ancora visto il meglio di Rins e che Suzuki dimostra di essere negli anni il migliore dei talent scout. Questo ragazzo farà molta strada. Dopo uno youngster come Rins, tocca ad un veterano della categoria, un pilota eterno che riesce nei momenti di difficoltà a tirare dei conigli fuori dal cilindro che nessuno si aspetta.
Ovviamente parlo di VALENTINO ROSSI che merita anche lui un 9,5 perchè è riuscito, per l’ennesima volta, ad andare oltre i limiti di una Yamaha che sembra molto indietro rispetto alla concorrenza e anche della sua carta di identità che ci dice che quest’anno è arrivato ai 40 anni. Mentre i suoi coetanei mandano le foto dei buongiornissimi, lui prende una moto lenta e inguidabile che non riesce a portare oltre il 14esimo posto in qualifica e inizia a fare una rimonta assurda arrivando al quinto posto. Probabilmente non lotterà per il gradino più alto del podio a causa della moto, ma lui è sempre lì e difficilmente si farà mettere i piedi in testa.
Prova positiva anche per la seconda guida ufficiale Ducati, DANILO PETRUCCI che merita un bel 8 per aver disputato una gara ordinata e per aver conquistato punti importanti per la classifica team. Arriva ad un certo punto a trovarsi in zona podio ma deve soccombere ai colpi dell’arrembante Rins, della formica Crutchlow e di un Rossi monumentale. L’impressione è che anche lui possa fare una bella annata con una moto che conosce bene e con un team decisamente più attrezzato del Pramac.
La grande delusione di giornata è sicuramente MAVERICK VINALES che merita un 4,5 per aver fatto una partenza da incubo e per essere finito due posizioni dietro il proprio compagno di squadra che, con la stessa moto, 16 anni in più e l’aggravante di essere partito dalla quinta fila (al contrario di Mav che è partito dalla prima piazza). Per me Vinales è indecifrabile perchè alterna momenti in cui è Dio sceso in terra ad altri che sembra un Loris Baz. Speriamo sia questo l’anno in cui ci dimostra quale sia la sua attitudine.
Un’altra sorpresa positiva è JOAN MIR che merita un bel 7,5 per aver affrontato piloti ben più blasonati di un rookie qual è senza timori reverenziali e dimostrando di essere davvero veloce. Purtroppo paga anche lui lo scotto di una Suzuki ancora non all’altezza di Honda e Ducati alla distanza, ma la sua prestazione è decisamente positiva. È lui l’ultimo dei talenti scovati da Suzuki?
Anche FRANCO MORBIDELLI ha fatto una bella gara, da 7, in cui ottiene l’importante risultato di andare a punti che per quest’anno è la cosa più importante di tutte.
Scendendo in classifica, è promosso, anche se in maniera risicata, con un 6 politico, l’altra prima guida Honda JORGE LORENZO che, nonostante non abbia recuperato a livello fisico, riesce comunque ad andare a punti dopo una gara di sofferenza che, ad oggi, è un risultato positivo in attesa di tempi migliori.
Teoricamente dovrei aver finito con i piloti, ma voglio dare un bel 10 all’impegno e alla fame di FABIO QUARTARARO che, nonostante il problema occorso nel warm up, riesce ad arrivare a ridosso della zona punti, terminando alle calcagna di un JOHANN ZARCO da cui ci si aspettava di più (voto 5,5). Nel mezzo tantissimi giri più veloci anche dei top riders e una rimonta furiosa nonostante la partenza dai box. Sarà lui il rookie della stagione?
Dopo aver parlato dei piloti, passiamo alle scuderie.
DUCATI CORSE 10: il team italiano riesce ad ottenere il massimo risultato, ossia la testa della classifica team. Cosa vuoi di più?
REPSOL HONDA 8,5; manca Lorenzo all’appello, ma il risultato di Marquez è di assoluto livello, per ora il secondo posto, poi chissà.
TEAM LCR 8: il podio di Crutchlow e la buona gara di Nakagami certifica la bontà del team di Lucio Cecchinello.
SUZUKI RACING 7: peccato per il poco motore perchè il talento dei piloti c’è e questo può essere l’anno buono per arrivare nella top 3 dei team. Vedremo cosa faranno gli ingegneri per colmare il gap di potenza con Honda e Ducati.
YAMAHA RACING 5,5: non si può sempre sperare in una gara epica di Valentino Rossi o di Vinales per cercare di nascondere il fatto che la moto continua a non essere all’altezza della concorrenza e, talvolta, anche delle stesse moto dei team clienti.
APRILIA RACING 6: andare a punti è un buon risultato, ma c’è molta strada da fare.
Team costruttori KTM MotoGP 5,5: il progetto è giovane e non basta un pilota di valore come Johann Zarco per invertire la tendenza. Ci vorrà pazienza per vedere risultati migliori.
PRAMAC RACING 2: allora, io voglio sapere come fa un Jack Miller a ritirarsi dalla gara iniziando a perdere posizioni mentre era in zona podio perchè si stacca la sella. Con cosa hanno fissato la sella, con lo sputo?
Ragazzi, con questo attacco alla Pramac termina il pagellone della prima gara del Motomondiale.
Fatemi sapere se siete d’accordo o meno con le mie valutazioni nei commenti e appuntamento alla prossima gara!
Ciao!