A cura di Cristian Vaga.
Con domenica abbiamo chiuso il secondo dei tre mondiali 2021 del motomondiale, con lo scettro di campione della Moto3 assegnato a Pedro Acosta, destinato al titolo fin dal giorno 1. Dire che si sia chiuso in maniera pulita e combattuta è vero.
A metà, però.
Da un lato abbiamo avuto fin dal primo istante dopo la green light un duello prima a distanza, e poi corpo a corpo, fra Dennis Foggia e Pedro Acosta: era chiaro fin da venerdì mattina che o uno dei due finiva nella polvere, o si sarebbe andati a Valencia per chiudere i giochi. Al sabato Dennis si piazza al quarto posto, mentre Acosta scivola e a tratti sprofonda fino alla quattordicesima casella, partendo dalle parti di Lisbona. In gara nessuno dei due si è risparmiato e hanno dato fondo a ogni briciolo di gas pur di mettere le ruote davanti all’avversario. Nel duello fra questi due si sono avvicendati al comando anche altri riders, come Sergio Garcia, l’autore di una pole bruciante al sabato.
Venti giri, avanti veloce, ultimo giro, curva 1. Giù tutti in piega. Passa Acosta. Garcia insidia Foggia che resiste e punta Acosta.
Binder da dietro li stende. Siamo ormai assuefatti dal fatto che Darryn Binder sia una scheggia impazzita, che ha mietuto una serie pressoché interminabile di riders nei suoi 6 anni di Moto3. Infatti la direzione gara, generalmente addormentata salvo casi clamorosi (Oncu al COTA per dirne uno), decide che Darryn Binder non meriti i 13 punti che spettano al quarto classificato, andando a squalificare immediatamente il sudafricano per guida pericolosa e imprudente. A ben poco è servito il pellegrinaggio in ginocchio verso Leopard: la scena ha rievocato Spa 1998 di Formula 1 ma al contrario, e naturalmente Lundgard e compagni lo hanno cacciato via a male parole, con Dennis a dare la mazzata finale in un’intervista successiva, ricordandoci che Darryn sarà ai nastri di partenza della MotoGP 2022.
Una domanda che in effetti ci lascia perplessi e ci fa riflettere: se in Moto3 una leggerezza (o idiozia vera) di Binder ha deciso un mondiale, cosa potrebbe capitare con mezzi che pesano il doppio e vanno quasi 100kmh in più? Questi tre riders il prossimo anno saranno tutti divisi: Foggia rimane in Moto3 per riassaltare il titolo; Acosta finirà in Moto2 per provare a continuare la sua cavalcata alla MotoGP, e Binder salterà ogni stadio intermedio per volare (speriamo non nel vero senso del termine) su una Yamaha. Speriamo di vedere bei duelli anche a Valencia; duelli più corretti, però.