Dopo 5 lunghi anni, il ritorno di Andrea Iannone in MotoGP a Sepang non è stato così deludente, anzi.
Chiamato da Valentino Rossi per coprire l’infortunato Di Giannantonio, Andrea Iannone si è presentato a Sepang per salire in sella alla Ducati GP23. Zero test, zero preparazione specifica alla GP ed un gap tecnologico abissale rispetto alle vecchie GP a cui era abituato.
Gli obbiettivi erano due: non fare danni alla moto e stare sotto i due secondi di distacco rispetto al capitano di Borgo Panigale, Pecco Bagnaia. Obbiettivi entrambi centrati da “The Maniac”, tornato in MotoGP con un approccio estremamente umile e con l’entusiasmo di un bambino. Un week-end di grandi emozioni per lui in primis, ma anche per noi appassionati: mente chi dice di non esser stato felice di rivedere Iannone in MotoGP. I suoi errori li ha pagati, la carriera in GP è bruciata ormai, ma rivederlo lì ci ha fatto tanto, ma tanto piacere.
Nonostante i tanti anni di assenza, il manico ce l’ha ancora. E si è visto. Anche se, come ha poi detto ai microfoni del post-gara, quello che gli manca è la preparazione fisica specifica per la GP.
‘Ho perso più delle gomme. Sono finito. Sono finito, quindi è difficile. Le mie braccia, la mia spalla, tutto, la parte superiore del corpo è finita’. Queste le parole di Andrea Iannone al termine della gara di Sepang, dove si è classificato 17°.
“La differenza si fa in frenata – spiega – più entri veloce e più le moto curvano. Altrimenti vai dritto, perché la moto si schiaccia meno a terra, hai un minore effetto suolo. È stato stupendo, ho fatto anche dei 59.5, che ai miei tempi valevano una pole...”
Rivedremo Andrea Iannone in MotoGP dopo Sepang? Bezzecchi è ancora fuori ed è stato operato in questi giorni. Vedremo se il pilota di Vasto sarà al via anche al Gran Premio di Barcellona. Ma secondo Carlo Pernat sarà Michele Pirro a scendere in pista sulla Ducati della VR46 Racing Team
Crediti: VR46 Racing Team from Twitter