Come la più classica delle gare endurance, la 4 ore del Mugello è stata una gara combattuta ed emozionante.

La vittoria è andata alla LMP2 di Iron Lynx-Proton (RiedCapietoCarioli), che dal primo all’ultimo giro si è dimostrata l’auto più veloce in pista, a volte un po’ più lenta nelle ripartenze ma sempre in grado di tornare in cima alla classifica.
In seconda posizione, a soli 6 secondi dal leader, arriva la #25 di Algarve Pro Racing (KaiserCaldwellLynn). Conclude il podio la #34 di Inter Europol (GrayNovalakGhiotto). Luca Ghiotto è riuscito nel suo fenomenale ultimo stint a recuperare diversi secondi di ritardo dalla macchina di AO by TF, per poi compiere il sorpasso su Deletraz e su Milesi (Panis Racing) nello stesso giro, prendendosi un podio meritatissimo.
In LMP2 Pro/Am la vittoria è della Richard Mille by TDS (SalesBecheSaucy).

Iron Lynx. Crediti: Manne Photosport

In LMP3 la lotta è andata avanti fino all’ultimissima curva. La #25 di RLR (JensenAdcockJulien) era infatti comodamente in testa con un vantaggio di una trentina di secondi, quando è stata costretta a fermarsi per uno splash di carburante a circa quindici minuti dalla fine. Un problema alla ripartenza (l’auto infatti ha perso qualche secondo prima di accendersi) sembrava infine aver condannato Gael Julien al secondo gradino del podio.

Le due LMP3 di Virage e RLR. Crediti: Ferola Giulia


La #8 di Virage (GerbiPinheiroHenrion) è però in modalità fuel saving estrema. La #25 riesce a recuperare così quasi tutto il distacco fino a portarsi a due secondi a due giri dalla fine, e sembra essere in grado di recuperare la prima posizione senza alcuna difficoltà.
Se nonché anche la RLR è costretta a entrare in modalità fuel saving per l’ultimo giro perché il passo del leader della gara è stato calcolato male dal team, e alla fine la gara è durata un giro in più del previsto.
La vittoria è quindi di Virage che arriva quasi senza benzina nel serbatoio, seguita da RLR che arriva quasi senza benzina nel serbatoio, e la #88 di Inter Europol Competition (BukhantsovAskeyPerino).

La Ferrari 296 di Kessel Racing. Crediti: Ferola Giulia

In LMGT3 è la Ferrari 296 gialla di Kessel Racing (KimuraMassonSerra) a vincere. La gara delle GT3 è stata la più combattuta, e anche in questo caso si è decisa a pochi minuti dalla fine con un sorpasso incredibile di Daniel Serra su Lorcan Hanafin. La Aston Martin di Grid Motorsport by TF (BerryHanafinAdam) giunge così in seconda posizione. Chiude il podio la Ferrari danese di Formula Racing (Laursen padre e figlio, e Nicklas Nielsen).

La Porsche 992 delle Iron Dames. Credits: Ferola Giulia

La gara è finita con venti minuti di ritardo rispetto all’orario originale, a causa di una bandiera rossa dopo poco più di metà gara. La decisione del direttore di gara Eduardo Freitas è stata simile a quella della 6 ore di Spa, ovvero di fermare di fatto il cronometro durante la bandiera rossa. A differenza di Spa la decisione è stata presa immediatamente, sintomo ormai di quella che probabilmente diventerà la norma nelle prossime gare endurance della FIA (almeno per quelle più corte).

Evento straordinario dovuto alla bandiera rossa. Crediti: Manne Photosport

La bandiera rossa di oltr3 20 min è stata causata da un bruttissimo incidente tra la #60 di Claudio Schiavoni e la #85 di Rahel Frey. La dinamica dell’incidente vede la Porsche di Schiavoni tamponata da quella di Frey sul rettilineo principale, poco dopo la fine del muretto che separa la pista dalla corsia box. Schiavoni perde così il controllo della macchina, la quale sbatte violentemente contro il muro sulla destra e rimbalza verso il centro della pista. Il pilota Iron Lynx fortunatamente esce dalla macchina sulle sue gambe, ma accertamenti al centro medico sono ancora in corso.

Purtroppo non è l’unico errore oggi per Rahel Frey. Poco dopo la ripartenza infatti tampona un’altra auto, stavolta l’Aston Martin di Racing Spirit of Leman, procurandole una foratura. Il tamponamento è avvenuto durante l’inizio di una virtual safety car, in un momento in cui tutti i piloti cercano di frenare più tardi per perdere meno tempo possibile. In questo caso la Frey voleva perdere meno tempo del pilota Aston, da qui il contatto. Mentre l’incidente con Schiavoni sarebbe stato valutato dopo la bandiera a scacchi, questo è stato definito incidente di gara.

Lo start di questa 4 ore del Mugello. Crediti: Manne Photosport

Quindi, finita questa 4 ore del Mugello, l’appuntamento è per il 19 ottobre, con la 4 ore di Portimao.

Foto copertina: Ferola Giulia

Di Alessandro Rizzuti

Laureato in storia e bassista metal a tempo perso, fermamente convinto che sotto le sei ore si parla di gare sprint. Ogni tanto faccio qualche articolo ironico, sperando di essere divertente almeno su internet.

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