Hoonigan dichiara bancarotta, proprio così, senza nessuno scherzo.

La compagnia americana infatti ha depositato istanza di bancarotta appellandosi al “Capitolo 11” del codice di protezione contro il fallimento (Restructuring Support Agreement).

Nella nota societaria questa mossa viene definita una modalità per liberarsi di 1.2 miliardi di dollari di debiti.

Tutto questo discorso però parte da lontanissimo ossia da quando il fondo Clearlake acquisì Wheel Pro, una compagnia rivenditrice aftermarket di cerchi.

Da qua in poi il fondo Clearlake iniziò una girandola di acquisti di marchi ed attività finchè non si giunge al 2021.

Data cruciale dove tutti questi marchi compaiono sotto l’unico nome di Hoonigan.

La campagna di espansione del fondo Clearlake tuttavia non si ferma affatto qua e procede filata fino ad ottobre 2023 dove tutto il pacchetto di marchi acquisiti viene unificato e re-brandizzato sotto il nome esclusivo di Hoonigan.

In questo periodo gli introiti sono saliti alle stelle passando da circa 800 milioni di dollari fino alla cifra stellare di un miliardo e mezzo nel 2022.

Da lì in poi la caduta libera in appena due anni portando a questa incresciosa situazione.

Ed è proprio qui che entra in scena il “Capitolo 11” del Restructuring Support Agreement che dovrebbe garantire una transizione bilanciata.

Una transizione che non devasti le vite dei dipendenti ed interrompa bruscamente le regolari attività.

Ebbene Hoonigan dichiara bancarotta, una transazione strategica per ripartire al meglio.

Sperando che non sia l’ennesimo crepacuore per chi tanto ha amato Ken Block.

Di Claudio Boscolo

Appassionato di endurance da quando ho memoria, innamorato perso della Panoz Esperante e nostalgico della Jordan e della Jaguar in Formula 1. Cantastorie di piloti e di gare, all'occorrenza team principal dell'ItalianWheels Racing Team.

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