Dopo Serie 1 ed M4 CS, arriva un’ulteriore novità in casa BMW: ecco la nuova M5.

“La nuova BMW M5 sfoggia una potenza impressionante e un forte impatto emotivo, sostenuti da una rivisitazione del design che contraddistingue le auto ad alte prestazioni della serie M.”

Con questa frase si apre l’articolo di presentazione che BMW ha fornito alla stampa per questa nuova M5.

E non ci sentiamo di essere in disaccordo, sinceramente.

Innanzitutto, per quanto riguarda la potenza.

Sono infatti ben 727 i cavalli sviluppati dal 4.4 V8 ibrido plug-in, che riesce a scattare da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi grazie anche alla strepitosa coppia che raggiunge i 1000 N/m.

Nonostante l’esorbitante peso di oltre 2,5 tonnellate, dovuto alla trazione integrale ma soprattutto al motore elettrico sincrono a magneti permanenti, l’ultimo degli 8 rapporti del cambio automatico riesce a spingere la nuova M5 fino a 305 km/h.

Tanta tecnologia nel telaio adattivo M e nella ciclistica di questa G90, che presenta un assale anteriore a doppio braccio e un sistema Multilink al posteriore.

All’interno, la nuova M5 sfoggia un nuovo volante sportivo, tagliato nella parte inferiore, e l’ormai onnipresente doppio display curvo da 12,3″ e 14,9″.

Nuovi materiali e colori, sistema operativo BMW 8.5, clima automatico quadri-zona e impianto audio Bowers & Wilkins accompagnano l’head-up display (proiettato sul parabrezza) nel completare l’ultima buona notizia (gli interni) di questa nuova M5.

L’impatto emotivo c’è eccome: purtroppo, l’estetica di questa G90 annienta quanto di buono scritto fin’ora.

Gli esterni ricordano abbastanza la XM, che purtroppo non è un bel modello dal quale prendere ispirazione: muscolature molto evidenti, ma poco in armonia con il resto dei dettagli.

I classici reni anteriori non si estendono verso il basso fino allo splitter, come accade su M3/M4, ma con la copertura in plastica nero lucido che li chiude quasi completamente sono comunque abbastanza difficili da digerire.

Al posteriore, dove la somiglianza con la XM è più forte anche grazie ai fanali, la situazione peggiora.

L’estrattore è di gran lunga l’elemento peggiore: fin troppo alto, con gli incavi per i terminali che danno un senso di vuoto.

Davvero tanto sproporzionata, ma purtroppo non è la prima volta e ne abbiamo già parlato.

Che i designer moderni stiano “imbruttendo” le auto, non solo in BMW, è sotto gli occhi di tutti, o quantomeno tutti noi appassionati.

Ma questa nuova tendenza della casa di Monaco di Baviera delude particolarmente.

Senza tornare a parlare di Serie 1 e M4, di cui abbiamo già parlato, e senza scomodare mostri sacri come la M5 E39 o la E60, basta pensare alla M5 G30, che questa G90 sostituisce.

La linea è decisamente più armoniosa, abbastanza attuale e soprattutto molto cattiva ed aggressiva.

Il progresso meccanico e tecnico c’è, quello estetico è definibile regresso ed è sempre peggio.

Serve un’inversione di rotta… e alla svelta.

Di Cosimo D'Adamo

Appassionato delle auto in generale dal 1997, con una forte preferenza per le auto italiane.

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