Si è conclusa la 102a edizione della Pikes Peak dove sono stati battuti molteplici record. Nel corso degli anni però è innegabile come la competizione sia cambiata grazie all’ingresso dei prototipi elettrici.

PERCORSO

La gara ha luogo nelle Montagne Rocciose del Colorado e la partenza è situata ad un’altezza di 2862 metri. Con un dislivello di 1439 metri si taglia il traguardo ad oltre 4300 metri sul livello del mare. Non a caso è detta anche la “gara verso le nuvole”.

Con una distanza di 20 km e 156 fra curve e tornanti, troviamo una delle gare più complesse del mondo, complice anche il meteo rigido e molto variabile. Altra particolarità è il doppio fondo sterrato-asfalto, infatti solo nel 2012 il percorso è stato completamente asfaltato.

VINCITORE 102A EDIZIONE

Il record assoluto detenuto dal francese Dumas con la Volkswagen ID.R rimane imbattuto, ma il pilota conquista comunque la vittoria con il prototipo Ford Performance F-150 Lightning Supertruck su 61 partecipanti.

Ha accusato anche un problema tecnico risolto con un reset della centralina, l’operazione lo ha rallentato di soli 26 secondi e ha tagliato il traguardo con il tempo di 8:53.553.

Il veicolo, oltre ad un’aerodinamica estrema per avere la massima deportanza, è equipaggiato con un powertrain elettrico che eroga 1600 cv, pneumatici Pirelli su misura e freni carboceramici. Altro dettaglio non da poco è la trazione integrale.

Ford Performance Motorsport cerca di spingersi sempre oltre grazie anche all’esperienza maturata nel corso degli anni, ad esempio con il SuperVan 4.2 della scorsa edizione.

Christian Merli

Grande prestazione del pilota italiano Christian Merli che al debutto ottiene un secondo posto nella classifica assoluta e primo di categoria.

Il prototipo con cui ha fermato il cronometro a 9:04.454 è la Wolf Aurobay GB 08 2,0 Hp, iscritto alla categoria Unlimited (senza limiti di potenza).

La collaborazione di Merli con Wolf Aurobay si è dimostrata solida, il trentino accusa solo 11 secondi dal pluricampione Dumas.

Il progetto è stato sviluppato in Italia: elevata deportanza, un motore due litri turbo con “soli” 380 cv ed un peso di circa 500 kg per tentare l’assalto al monte.

Merli si ritiene commosso e soddisfatto della prestazione, e nonostante la grande pressione della “prima volta” ha gestito il tutto magistralmente insieme al suo team. Solo qualche difficoltà nei primi km dove le temperature e lo sporco sulla pista determinavano condizioni di bassa aderenza.

CASA HYUNDAI

Tanto l’impegno anche da Casa Hyundai che vede riconosciuti diversi record ed un terzo posto nella classifica generale.

Le tre Ioniq 5 N, presentate in varie versioni e allestimenti, hanno partecipato alle categorie Electric Modified, Production Suv/Crossover ed Exibition.

La Ioniq 5 N TA Spec si differenzia dal modello stradale per un’aerodinamica rivista, pneumatici slick ed assetto completo, oltre una mappatura più “aggressiva”. Il pilota di rally Dani Sordo grazie anche alla sua esperienza conclude primo di classe (Exibition) e terzo in globale, fermando il cronometro a 09:30.852.

La Ioniq 5 N di serie si difende con un tempo di 10:49.267 a dimostrazione dell’impegno messo nello sviluppo di veicoli EV per il mercato, stabilendo il record di veicolo elettrico più veloce partecipante.

Fortunatamente occhi puntati non solo sull’elettrico, che nel corso degli anni sta prendendo una fetta sempre maggiore all’interno della competizione. Di seguito un paio di bei ferri che hanno partecipato.

Se volete rivivere le emozioni della gara trovate qui la diretta streming di Mobil1.

Di Giuseppe Di Florio

Ingegnere meccanico in ambito metalmeccanico. Appassionato di motorsport fin da piccolo, ho lavorato in formula SAE come dinamico del veicolo e successivamente nel Campionato Italiano Rally Terra. Sono entrato nella famiglia di ItalianWheels.net nel novembre 2021 come redattore e social media manager.

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