Ve ne avevamo già parlato, in via teorica, ma ora ad ufficializzarlo è la stessa FIAT: arriva la Grande Panda. Crossover di segmento B su piattaforma multi-energy.
Quando Stellantis, mesi fa, rilasciò i brevetti per quella che, si supponeva, sarebbe stata la nuova Panda, la critica fu dura.
All’anteriore Mahindra, al posteriore Dacia: il risultato era un vero disastro. Tutto ciò unito, chiaramente, al fatto di aver trasformato l’utilitaria più amata dagli italiani in un pesante ed ingombrante SUV.
Qualche settimana dopo sono stati rilasciati questi concept: anche in questo caso, le critiche non si sono fatte attendere.
Quella che fu presentata come la nuova “sfida globale” di FIAT ha trovato riscontri positivi praticamente solo negli USA. Ma FIAT non ha mollato la presa, e nella giornata di ieri ha presentato lei: la Grande Panda.
Partiamo subito con una buona notizia. La Grande Panda non sostituirà l’attuale generazione di Panda.
Esatto, la Panda 312 (questo il codice modello della terza generazione di FIAT Panda) rimarrà in commercio fino al 2030, cambiando nome in “Pandina”.
Un po’ come successe nel 2005 all’uscita della Grande Punto, che andò ad affiancare la Punto, che cambiò nome in Punto Classic, fino al 2010.
Ma torniamo a noi. Se vi sembra di averla già vista, beh, non vi sbagliate.
Sì, avete visto bene. La nuova Grande Panda è letteralmente un rebadging della nuova Citroën Ë-C3.
Ovviamente qualche differenza c’è, ma è soltanto “di facciata”. Fari differenti, sia avanti che dietro, paraurti diversi, qualche dettaglio e nulla più.
Quanto basta, secondo loro, per poterla spacciare come “disegnata nel Centro Stile FIAT di Torino”.
Certo c’è da ammettere, e gliene diamo atto, che quando in FIAT decidono di generare nostalgia nei potenziali clienti, l’obiettivo viene centrato in pieno.
Ne è esempio già la Topolino, che, pur essendo un rebadging della Citroën Ami, con quei fanali anteriori e posteriori che rimandano all’amata 500 è stata capace di conquistare il cuore degli italiani.
Con questa il lavoro fatto è leggermente meno efficace, ma le somiglianze con la vecchia Panda Sisley ci sono e si vedono tutte.
La scritta FIAT decentrata sulla griglia anteriore, la scritta Panda sulle fiancate e la scritta FIAT al posteriore, entrambe in rilievo, sono tocchi di stile iconici e ben riusciti.
Anche la presentazione a Torino, sulla pista di prova sul tetto del famoso Lingotto, riporta ad un tempo in cui FIAT sapeva come fare auto che piacessero agli italiani e non solo.
Già, perché nonostante ciò, e nonostante qualche altro particolare ben studiato (come i rettangoli in plastica a doppio riflesso sui montanti C), esteticamente quest’auto è davvero malriuscita.
La cosa che più fa storcere il naso, dal punto di vista estetico, è che da dovunque la si guardi sembra una Dacia.
I fanali anteriori con questa particolare X nella firma luminosa riportano decisamente al concept presentato qualche mese fa, mentre quelli posteriori ricordano nella forma quelli della prima serie della Panda, ma nella firma luminosa (anch’essa ad X), riportano alla Dacia Duster.
Cresce di dimensioni e si piazza, con i suoi 3,99 metri di lunghezza, nel segmento B. Andrà a fare concorrenza, restando in casa Stellantis, alla C3, ma anche a Peugeot 2008, Jeep Avenger e FIAT 600, che però vengono definite “premium”.
La presentazione sul sito di Stellantis e sui vari social di FIAT non è completa. Anzi, a dire il vero, è abbastanza scarna: gli unici media a disposizione sono 3 foto ed un video di 10 minuti fatto da un drone che insegue la Grande Panda intorno alla pista del Lingotto.
Non una foto degli interni, non un’informazione sulle tecnologie a bordo, sul motore o sul tipo di alimentazione.
A proposito di quest’ultimo, però, i più attenti avranno notato una “E” sotto la scritta Panda al posteriore: chiaramente, come la C3 dalla quale deriva, sarà completamente elettrica.
Non avendo informazioni ufficiali sul motore non sappiamo dirvi con certezza se sarà così, ma abbiamo motivo di credere che il motore sarà lo stesso da 113 cv che alimenta la Ë-C3.
Nessuna informazione su eventuali versioni ibride, che scopriremo molto probabilmente più avanti.
Insomma, di questa Grande Panda si sa tutto e niente. Sono ignoti anche la data di uscita ed il listino prezzi.
Ciò che sappiamo con certezza è che questo è l’inizio di un nuovo percorso per FIAT. Arriva la Grande Panda ma non sarà da sola, sarà accompagnata da un nuovo modello ogni anno fino al 2027.
Questo nuovo viaggio di FIAT ha come obiettivo quello di produrre auto che possano accontentare tutti i principali mercati: europeo, americano, africano ed asiatico.
Come idea non è neanche male, ma se le facessero disegnare per davvero in Italia sarebbero quantomeno guardabili…