Nella notte italiana a Laguna Seca, nel corso della Rennsport Reunion 7, Porsche ha calato il suo asso: la 911 GT3 R rennsport.
Si tratta dell’arma da track day definitiva che Porsche ha sfornato sulla base della sua arma da competizione in pista.
Infatti l’habitat naturale di questa belva è solo e soltanto la pista.
Nessuna omologazione stradale per la 911 GT3 R rennsport e sì, rennsport va minuscolo, non è un refuso.
Se dovessi dire la cosa che mi ha colpito di più a prima vista beh pare scontato porre l’accento sul mostruoso alettone posteriore.
Così imponente e capace di generare così tanto carico da richiedere dei supporti aggiuntivi rispetto alla controparte corsaiola.
A dire il vero questa 911 GT3 R rennsport è uno schiaffo in faccia alle regolamentazioni FIA e mostra tutto quello che la nuovissima GT3 da competizione potrebbe fare senza limitazioni.
Andiamo a vedere la parte succosa però.
Il sound del “Flat Six” più famoso al mondo torna ancora più incattivito. Il 4.2L erogherà ben seicentoundici cavalli.
Il motore è concettualmente preso in prestito dalla GT3 da corsa tuttavia, pesanti modifiche, lo rendono in grado di funzionare con il carburante E25.
In questa vettura esagerata con pistoni ed alberi a camme costruiti su misura, quasi fosse un vestito d’alta moda, non potevano mancare anche i cerchi da 18″ di BBS che calzeranno delle Michelin, ancora una volta, realizzate su misura.
Passiamo ora alle colorazioni, perché sì questo splendore è disponibile in ben 7 colorazioni differenti!
Il tutto al modico prezzo di un milione e quarantaseimila dollari, tasse e trasporto esclusi.
Insomma sembrava una notte tranquilla e invece Porsche ha presentato l’erede spirituale della 935.
Da brividi!