Si è concluso da poco il Gp d’Ungheria di Formula 1, con il buon Piastri che vince la sua prima gara nella massima serie. Secondo Lando Norris.

Proprio su Lando vorrei spendere due parole. L’inglesino piace molto a tutti, stessa generazione di Verstappen e Russell. Cresciuto molto negli ultimi mesi, insieme a una macchina che è diventata la prima forza, anche più forte di una Red Bull orfana di Newey.

Oggi però, ha peccato, e tanto.

Dopo una Pole presa di forza, ci si aspettava una vittoria abbastanza semplice. All’Hungaroring, come a Monaco, se passi primo alla prima curva, hai vinto, normalmente. Una cosa semplice. Il Landone riuscirà in questa semplice impresa? Ovviamente no.

Primo errore. Oscar parte meglio e passa primo alla prima curva con Lando secondo e Max terzo.

La gara procede ma nel momento della seconda sosta, McLaren fa una scelta, ovvero coprire Norris da un possibile under cut di Hamilton. Richiama cosi prima l’inglese, secondo, e dopo l’australiano in prima posizione.

Ma dopo il giro di soste avviene l’impensabile per Norris, ritrovandosi in prima posizione con circa tre secondi di vantaggio.

Mancano circa venti giri alla fine della gara e qui parte la telenovela tra Norris e il muretto box.

” per favore fallo passare” – ” stai andando troppo forte ” – ” Lui era davanti ” – ” Gestisci le gomme ”

Ma un bel “Vaffanculo, se è più veloce che mi passi” no? Perchè ora va bene tutto, nessuno toglie il fatto che Piastri abbia fatto un garone e sicuramente si meriti di vincere, ma un pò di polso?

In un’intervista su Sky ha dichiarato ” siamo in lotta per vincere il mondiale” e nel giorno in cui Max finisce quinto lui lascia andare 7 punti per una questione di educazione e di squadra????

Una squadra che sbaglia mille strategie, non sa farsi rispettare con i suoi piloti e non sa dare priorità al mondiale.

Mi spiace ma qui Lando hai sbagliato, quando avevi 6 secondi di vantaggio dovevi dire ” bene signori, se vuole la vittoria… che venga a prendermi”.

Si conclude così uno dei pessimi Gp d’Ungheria. Non esiste una cosa del genere.

Vuoi essere uno dei grandi della F1? Ecco, non è cosi che si fa.

Abbiamo bisogno di Motorsport, non di Telenovelas anni 80′.

Foto: McLaren.com

Di Matteo Arrigosi

Pilota professionista, coach e caporedattore di ItalianWheels.net. Per divertirsi non importa il mezzo, l'importante è che abbia un motore.

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